Dopo la frana si costruisce una pista provvisoria

Il «day after» della bomba d’acqua che ieri ha colpito l’Alta Vallemaggia e la Val Bavona è tutto un andirivieni di camion ed escavatori per sgomberare la frana che ha interrotto la strada consortile per la frazione di San Carlo. Sul posto anche la sindaca di Cevio, Moira Medici, per un sopralluogo dopo la riunione, stamattina, della «task force» intervenuta per valutare i danni. «Entro 3/5 giorni la viabilità da e verso la frazione di San Carlo sarà ripristinata grazie alla costruzione di una pista provvisoria accanto al fiume», ci dice, specificando che, contrariamente a quanto segnalato inizialmente, il ponte non è crollato, bensì è stato un altro tratto della strada consortile che è stato travolto dalla frana . «Per una valutazione dei danni è ancora prematuro esprimersi, l’importante è che non ci siano state conseguenze per i residenti e i turisti», sottolinea. «Si sta sistemando anche la zona della Monda dove ci sono stati altri scoscendimenti e allagamenti», precisa.
Provvidenziale, per evacuare ieri i turisti, è stato il tunnel di servizio dell’Ofima che collega appunto l’inizio della Val Bavona, alla partenza delle teleferica, con il Piano di Peccia, in Lavizzara. «Ieri in serata una quindicina di persone hanno potuto essere evacuate proprio attraverso il trenino del tunnel», conferma la sindaca. Dal punto di vista logistico, la «reclusione forzata» dei residenti a San Carlo, causa frana e interruzione della strada, non preoccupa. «Il nostro Ufficio tecnico stamattina ha contattato tutti i residenti, vacanzieri e non, e non ci hanno segnalato problemi di sorta. D’altra parte si tratta di un’attesa di soli due o tre giorni».