Morbio Inferiore

Dopo tanti giorni in garage arriva quello tra i «grandi»

Il FC Morbio, vincitore dell’ultima Coppa Ticino, è approdato nel tabellone principale della Coppa Svizzera e sabato affronterà il Gossau – A guidare gli «oranges» (e al suo esordio) è Sacha Kitic, mister che si divide tra la sua carrozzeria e il campo sportivo
©Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
12.08.2025 06:00

Lo sguardo, lucidatrice in mano, è rivolto unicamente all’automobile sulla quale sta lavorando. Al suo fianco un apprendista, pronto a raccogliere i consigli utili del mestiere. Non manca il lavoro nella carrozzeria di Balerna, il cui titolare è Sacha Kitic. È concentrato sul lavoro da fare in carrozzeria, ma il pensiero – inevitabilmente – corre anche al campo sportivo di Morbio Inferiore. Sabato Kitic farà l’esordio ufficiale da allenatore del Morbio e lo farà in circostanze davvero particolari: la sua squadra, che milita in seconda divisione regionale, giocherà infatti una partita di Coppa Svizzera. Nel calcio, se vogliamo, «che conta». L’appuntamento è per sabato 16 agosto alle 18 a Morbio Inferiore, dove i locali affronteranno il Gossau (seconda lega interregionale). Insomma, non capita tutti i giorni di passare dal lavoro in carrozzeria a una competizione nazionale dove si possono incontrare veri e propri professionisti. E allora, chiediamo al mister, che sensazioni si provano? «Sicuramente tanta emozione – ci risponde sorridendo –. L’ho detto ai ragazzi (i suoi giocatori, ndr) e lo ricorderò loro anche questa settimana: sarà un’esperienza che magari, a qualcuno di noi, non ricapiterà mai più. Quindi l’invito è di godersi la giornata e l’esperienza, di fatto molto particolare».

Dilettanti... con professionalità

Gli allenamenti proseguono, il giorno segnato con la «X» rossa nel calendario si avvicina: «Siamo pronti, questa settimana definiremo qualche dettaglio, arriveremo ben preparati». Sebbene il Morbio giochi un campionato dilettantistico, si cerca di non lasciare nulla al caso. «Dilettanti è il termine giusto – commenta l’allenatore –, però allo stesso tempo cerchiamo di lavorare in maniera più professionale possibile. Questo grazie anche all’impronta che ha lasciato il mio predecessore Alessandro Minelli (con il quale Sacha Kitic ha fatto 3 anni da assistente, ndr)». Un esempio? Mentre parliamo con Sacha arriva un messaggino dal suo direttore sportivo riguardante gli avversari: una loro recente partita è stata filmata e questo permetterà allo staff degli «oranges» (così è chiamato il FC Morbio) di fare analisi video. A ciò si aggiungono le sedute di allenamento: «Questa settimana sono previste tutti i giorni, tranne il giovedì di ‘scarico’. Venerdì, a Ferragosto, faremo rifinitura al mattino». Poi le ultime 24 ore di attesa prima del match.

A fare la propria parte c’è anche il comitato. «Il presidente (Max Beltrami, ndr) ci ha chiesto di provarci. E secondo me fare un risultato positivo è fattibile. Sappiamo che giocheremo contro una squadra di categoria superiore che ha iniziato la preparazione estiva prima di noi; ma sappiamo altresì che l’approccio farà la differenza, così come le motivazioni che abbiamo».

Un po’ di sacrificio

I giocatori, insomma, sono pronti a sudare, a «sacrificarsi», come si dice in gergo sportivo. Un sacrificio – sempre rapportato al contesto in cui ci troviamo – che riguarda anche un allenatore del calcio regionale, chiamato a sottrarre tempo al lavoro e alla famiglia. Ma perché lo si fa? «Principalmente perché è una passione. Ma c’è anche la voglia di fare parte di un gruppo e, non nascondo, la possibilità di staccare la spina dalla quotidianità».

Il Crus? Perché no...

C’è infine spazio anche per guardare al futuro. Facendo i conti, ci mancherebbe, con la scaramanzia. Il Morbio, vista la configurazione della Coppa Svizzera, avrebbe potuto affrontare una squadra cosiddetta «big».

Dall’urna è invece uscito il Gossau. «Sicuramente mi sarebbe piaciuto affrontare una squadra di Super League – ammette Kitic –, però non mi dispiacerebbe neanche provare a vincere sabato e affrontarla al secondo turno». Dunque, in caso di vittoria? «Dovremo vedere anche gli altri risultati, però sicuramente una ‘big’ mi piacerebbe. Magari anche il Crus (Mattia Croci-Torti, allenatore del Lugano). Perché no?»