Dopo un quarto di secolo Gravesano ha finito di comprarsi il campo da calcio

Il momento più visibile dell’epopea con cui il Comune di Gravesano ha dovuto confrontarsi nel tentativo di acquistare il campo da calcio su via san Pietro era occorso la primavera di due anni fa, quando l’erba era stata tagliata solo nella metà di proprietà del Comune. Da allora – grazie a una decisione per certi versi inaspettata, come vedremo – la situazione si è risolta. Dal 2022 Gravesano è proprietario dell’intero terreno. Intanto, però, il FC Gravesano-Bedano preferisce continuare a giocare sul vicino campo di Bedano, e questo malgrado i cinghiali abbiamo di recente fatto sfracelli del manto erboso, costringendo il club lo scorso marzo a ritirare la prima squadra dal campionato di Quinta lega.
Ci si lavora dal 1998
Quella dell’acquisizione dei terreni su cui si trova il campo da calcio è una vicenda che, seppur a bassa intensità, ha impegnato il Comune per un quarto di secolo, con diversi colpi di scena e momenti bizzarri, come appunto l’erba tagliata a metà. Il primo appezzamento di terreno – che si trova in zona non edificabile, salvo che per attrezzature pubbliche – il Comune l’ha comprato nel 1998 a trenta franchi al metro quadrato. Poi la campagna acquisti si è fermata per anni perché, come si legge in un Messaggio municipale del 2016 - «Gravesano non disponeva di sufficienti risorse finanziarie» per intavolare trattative con gli altri due proprietari. Almeno fino al 2014, quando la Parrocchia cede i suoi terreni al Comune – sempre per trenta franchi al metro quadro. Non altrettanto fa l’ultima proprietaria rimasta, che ritiene l’offerta «ampiamente insufficiente». Nel 2016 Gravesano avvia quindi la procedura espropriativa di fronte al Tribunale competente. Questa si è conclusa solo nel 2022 – dopo un passaggio al Tribunale cantonale amministrativo (TRAM) – in modo più che soddisfacente per il Comune.
Il grande risparmio
«Segnaliamo che finalmente – si legge nel Consuntivo 2022 del Comune – si sono chiusi i conti relativi all’acquisto del terreno, con una minor spesa rispetto all’importo votato dal Consiglio comunale (200.000 franchi) di 86.550.35 franchi». Questo il motivo: «La richiesta di credito presentata calcolando un importo da 30 franchi al metro quadrato è stata portata a termine con una cifra di 10 franchi al metro quadrato». Questo perché il TRAM – sollecitato dalla proprietaria – «ha risolto che l’importo proposto dal Comune di 30 franchi era superiore ai valori attuali e usuali (fra i 5 e i 6 franchi) per terreni con le caratteristiche del fondo in oggetto (fuori zona edificabile)».
Non è tuttavia questa la cifra offerta dal Comune: «Per concludere definitivamente la vertenza abbiamo offerto alla controparte un indennizzo massimo di 10 franchi al metro quadrato, proposta accettata e che ha permesso di chiudere la questione». Ma perché giocare al rialzo, data la decisione favorevole del TRAM? Spiega il Municipio: «Superfluo ricordare che un eventuale ricorso al Tribunale federale, oltre al rischio di una possibile revisione del prezzo del terreno, avrebbe comportato per il Comune altre spese legali».
E ora?
Gravesano ha quindi finalmente incamerato il proprio campo da calcio. Ora deve solo trovare chi lo usi. La squadra di calcio, sia per una questione di vetustà della struttura, sia per una questione di costi (c’era da pagare l’affitto) da qualche anno ha deciso di smettere di usarlo e di concentrarsi su Bedano. E così intende fare anche nel prossimo futuro, come ci ha riferito il vicepresidente Edgardo Montorfano. E questo malgrado il campo di Bedano in tempi recenti sia stato preso di mira «due o tre volte» dai cinghiali che hanno rivoltato «tra i 700 e gli 800 metri quadrati di terreno». Cosa che ha spinto diversi giocatori della prima squadra a lasciare, tanto che la stessa è stata ritirata dal campionato di Quinta lega a inizio marzo. Il Gravesano-Bedano al momento ha quindi solo la squadra di veterani, «felici di giocare a Bedano».
In tutto ciò, scopo del Comune nell’acquisire il campo di Gravesano, era proprio quello di rinnovare le infrastrutture sportive, come gli spogliatoi. Resta da capire, date le vicende del club e l’alternativa a Bedano, se questa strada sia ancora percorribile o se per i terreni oggi ci siano altri piani. Abbiamo provato a contattare al riguardo il sindaco Maurizio Anghileri e il capodicastero Sport (e presidente del FC Gravesano-Bedano) Alberto Albertolli per avere informazioni, ma al momento di andare in stampa non avevamo avuto riscontri.