Il caso

Dramma nel nucleo di Avegno: morta la madre, fermato il figlio

I vicini di casa chiamano la polizia per gli schiamazzi notturni di un giovane nella frazione di Terra di Fuori - Poi la macabra scoperta all’interno dell’abitazione che condivideva con la mamma - La posizione dell’uomo è al vaglio degli inquirenti coordinati dalla pp Canonica Alexakis
Gli inquirenti sul posto per chiarire l’esatta dinamica di quanto successo ieri all’alba nel nucleo di Terra di Fuori ad Avegno.
Mauro Giacometti
11.04.2022 20:26

È un dramma dai contorni ancora poco chiari quello che s’è consumato oggi all’alba in una casa nel nucleo della frazione di Terra di Fuori ad Avegno. Un giovane poco più che ventenne, con gravi problemi psicologici, ha dato in escandescenza durante la notte. Schiamazzi che hanno costretto i vicini a chiamare la polizia che è intervenuta, immobilizzandolo con fatica. Ma il dramma s’era consumato all’interno dell’abitazione, con il rinvenimento del cadavere della madre dell’uomo nella loro casa situata proprio accanto all’oratorio della Santissima Trinità. I soccorritori del Salva, allertati dalla polizia, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. L’inchiesta dovrà chiarire quello che è tuttora un giallo. La Polizia cantonale e il Ministero pubblico, in giornata, hanno solo confermato la morte della 61.enne cittadina svizzera: «Gli accertamenti finora esperiti non permettono di escludere l’intervento di terze persone. Per questo è stato nel frattempo fermato un uomo (sarebbe il figlio della vittima; n.d.r.) la cui posizione è attualmente al vaglio degli inquirenti. Per prestare sostegno psicologico è stato richiesto l’intervento del Care team. L’inchiesta è coordinata dalla procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis», conclude la nota.

Comunità turbata

La comunità del borgo valmaggese ha conosciuto così una notte e una mattinata piuttosto agitate, con le voci del dramma che si rincorrevano piuttosto incontrollate per il paese. La famiglia della vittima è infatti molto conosciuta. E anche i due suoi figli, poco più che ventenni, uno dei quali appunto viveva ancora con la madre, sono cresciuti nel nucleo e nella valle frequentando le scuole dell’obbligo. Di professione segretaria, la donna aveva lavorato per anni in uno studio legale del Locarnese. Chiuso lo studio per il pensionamento del suo datore di lavoro, si era trovata nella necessità di cercarsi un altro impiego per poter sopravvivere e crescere da sola i figli. Il padre naturale, infatti, da anni ha fatto perdere le proprie tracce. In paese tutti la conoscevano e la apprezzavano per la sua simpatia, anche se ultimamente era apparsa un po’ più schiva del solito, ci dicono. Dal profilo Facebook emerge il ritratto di una donna solare, di compagnia, sempre sorridente nelle foto che la ritraggono nel suo villaggio così come in piazza Grande in occasione del Film Festival o di un raduno motociclistico.

Chi l’ha conosciuta la descrive come semplice e gentile, circondata da tanti amici, appassionata di montagna, di animali, di cinema e anche di motociclismo, tant’è che aveva regalato una moto di grossa cilindrata ad uno dei due figli, quello che era appunto rimasto a vivere con lei. Due ragazzi tanto diversi, li descrive uno dei giovani che li frequenta: il primo gentile, disponibile, educato, mentre il secondo particolarmente irascibile, portato a frequenti scatti d’ira. «A volte, quando si arrabbiava, diventava particolarmente violento. Arrivava persino a battersi in testa delle pietre», racconta un altro giovane del posto che abbiamo incontrato.

Una donna provata

La madre, che non faceva trasparire la tensione tra le mura domestiche, riusciva a conciliare il tutto ma evidentemente si sentiva sotto pressione, con un peso emotivo non facile da reggere. C’è chi racconta che negli ultimi tempi la si vedeva spesso in giro pensierosa e ansiosa, ma nessuno in paese avrebbe immaginato il dramma che s’è consumato ieri all’alba. La Polizia scientifica ha lavorato tutto il giorno all’interno dell’abitazione della donna. I rilievi, unitamente al certosino lavoro degli inquirenti, consentiranno di rispondere il prima possibile al seguente interrogativo: la 61.enne è deceduta per cause naturali oppure è stata uccisa? Se sì, da chi?

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