Novazzano

Dritti alla cassaforte, armati e a volto coperto

Cinque malviventi hanno immobilizzato una coppia all'interno della sua abitazione in via Marcetto — Dopo aver messo le mani sul contenuto del forziere si sono dati alla fuga, verosimilmente in Italia — Le ricerche continuano
© Ti-Press / Benedetto Galli

Una strada privata, in salita, lunga alcune decine di metri. Un piccolo bosco che ne delimita il perimetro da un lato, alcune abitazioni dall’altro. Nel mezzo, in via Marcetto 10 a Novazzano, la casa abitata dalla coppia di anziani che, questa sera attorno alle 19, è stata vittima di una rapina a mano armata. È in quell’abitazione, posta tra la cantonale e il campo sportivo – a poche centinaia di metri dal valico di Marcetto – che cinque uomini armati hanno messo a segno il «colpo»: hanno fatto irruzione in casa, hanno immobilizzato la coppia – nessuno ha fortunatamente riportato ferite – e si sono fatti aprire la cassaforte. Stando a quanto comunicato dalla Polizia cantonale i malviventi – vestiti di scuro e con il passamontagna – sono riusciti a mettere le mani sul contenuto della cassaforte (la refurtiva è ancora da accertare) prima di darsi alla macchia. Tutto lascia pensare che abbiano riparato in Italia, attraverso il valico che, come anticipato, dista poche centinaia di metri. Le ricerche degli autori della rapina sono immediatamente scattate ma, al momento di andare in stampa non avevano ancora dato esito positivo.

Sul posto, oltre a numerose pattuglie della polizia e un’ambulanza, erano presenti anche le unità della cinofila per setacciare l’area attorno all’abitazione. Ma, come detto, i rapinatori al momento sono riusciti a far perdere le proprie tracce. Oltre al lavoro della Scientifica, per far luce sul caso potrebbero correre in aiuto le telecamere della videosorveglianza della Comunale di Chiasso. A meno di un centinaio di metri dal luogo della rapina, in direzione del valico, è infatti presente una telecamera. La Polizia, in aggiunta, invita eventuali testimoni che hanno notato movimenti sospetti a chiamare lo 0848/25.55.55.

Il precedente

Quanto accaduto riporta alla mente un episodio di qualche anno fa, dalle molte analogie con i fatti di questa sera. Anch’esso si era verificato a Novazzano (in via Resiga). Anch’esso aveva visto dei malviventi fare irruzione in un’abitazione privata. Anch’esso aveva portato all’immobilizzazione di chi era presente in casa in quel momento, alla seguente apertura della cassaforte e alla fuga dei rapinatori armati. Era il gennaio del 2014 e in quell’occasione i malviventi erano tre, mentre la persona presente in casa e immobilizzata era una: un uomo che aveva riportato ferite lievi. I fatti erano avvenuti nei pressi di un altro valico, quello di Ponte Faloppia. L’episodio, nel Distretto, aveva destato molta preoccupazione. A maggior ragione perché si era verificato in un periodo caratterizzato da svariate rapine e furti. La reazione, di rappresentanti del mondo politico ma anche di normali cittadini, era stata di chiedere misure per aumentare la sicurezza, anche percepita. C’era chi aveva desiderato ronde notturne per sorvegliare dei quartieri, ma anche chi aveva domandato la chiusura notturna dei valichi secondari. Una richiesta che aveva portato a una proposta concreta a Berna e che era anche sfociata nella chiusura notturna di prova di tre dogane secondarie. 

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