Due aggregazioni mature e una terza congelata

Qualche anno fa, durante la consultazione del Piano cantonale, le aggregazioni erano sulla bocca di tutto il Ticino. In particolare quando si trattava di dissentire dall’attribuzione paventata dal Cantone. Un esercizio che ha però avuto il merito di costringere i Comuni a chinarsi sul tema. E di alcune di quelle riflessioni si sono nel frattempo colti i frutti o, come si dirà in questa pagina, ci si sta preparando a raccoglierli. Terminate le fusioni in Val Mara lo scorso anno tra Maroggia, Melano e Rovio (con Bissone e Arogno che si sono sfilati in tempi e modi diversi), e a Tresa nel 2020 (fra Croglio Monteggio, Ponte Tresa e Sessa, con quest’ultima rientrata dalla finestra nel progetto), nel Luganese gli occhi sono ora puntati su tre processi aggregativi in corso: Quello fra Morcote e Vico Morcote (i due Comuni hanno presentato l’istanza al Consiglio di Stato nel maggio del 2019), quello tra Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio (febbraio 2021) e quello tra Aranno, Bioggio, Neggio e Vernate (agosto 2021). Vediamo a che punto sono, sentendo i sindaci dei Comuni polo.
Un dossier «ripassato»
Partiamo dalla più «antica»: «La prossima, fra una settimana, sarà forse l’ultima riunione», afferma il sindaco di Morcote Giacomo Caratti. Il rapporto della Commissione, in altre parole è quasi pronto, dopo quasi quattro anni di lavoro e qualche intoppo. «Dopo l’avvio dell’istanza aggregativa a Morcote è cambiato praticamente tutto il Municipio - ricorda Caratti. - E, se l’intenzione di unire le forze con Vico non è mai venuta meno, la nuova Commissione ha deciso di fare un passo indietro e ripassare tutto il dossier, dato che non c’era più chi l’aveva prodotto, apportando delle piccole correzioni. Ora abbiamo un documento praticamente concluso che analizza il futuro Comune dal piano delle opere a quello finanziario, con l’obiettivo di migliorare i servizi alla popolazione e quindi la qualità di vita». Quanto al nome del futuro Ente, dovrebbe essere confermato Morcote, anche per la valenza turistica che esso ha acquisito negli anni.
A fine marzo in Legislativo
Nel Medio Malcantone si è invece una seduta più avanti. «Abbiamo avuto un’ultima riunione martedì sera e ora il rapporto commissionale è pronto per essere firmato - dice il sindaco di Novaggio Andrea Pozzi. - Da qui a febbraio pensiamo di preparare i messaggi municipali e di fissare entro fine marzo le sedute dei Consigli comunali per le decisioni consultive. In tal modo si potrebbe consegnare il rapporto entro maggio al Consiglio di Stato e avere una risposta governativa entro luglio per fissare la votazione consultiva entro fine anno. Se i tempi saranno rispettati e la proposta aggregativa accolta ai vari livelli, chiederemo il posticipo delle elezioni comunali per avere il tempo di preparare il terreno per rendere operativo il nuovo Ente». Il futuro comune potrebbe chiamarsi «Lema», almeno secondo un sondaggio non vincolante promosso negli scorsi mesi fra la popolazione dalla Commissione aggregativa: «È stato il più votato a grandissima maggioranza, ma vi sono anche argomenti critici contrari. Ad esempio non è chiaro se potremo appropriarci del nome di un monte che travalica i confini dei nostri cinque comuni. In ogni caso, sarà il nome che proporremo al Governo».
In attesa di tempi migliori
Se la road map prevista per il Medio Malcantone sarà con buona probabilità ricalcata anche a Morcote e Vico, è già certo che l’aggregazione tra Aranno, Bioggio, Neggio e Vernate slitterà alla prossima legislatura. Da un lato, come a Morcote, perché nel frattempo l’Esecutivo di Aranno è cambiato parecchio (e anche a Vernate vi sono stati mutamenti). Dall’altro lato perché pesano le incertezze internazionali, in particolare a Bioggio che ha il polo industriale più sviluppato. «Preparare un progetto aggregativo comporta molto lavoro - dice il sindaco di Bioggio Eolo Alberti - e vogliamo essere certi di partire con basi e dati solidi. Nel frattempo continuiamo a collaborare strettamente». Bioggio offre infatti già oggi aiuto nella gestione dell’acqua potabile e dell’ufficio tecnico agli altri tre Comuni (ad Aranno addirittura i servizi del segretario comunale). Inoltre, è notizia recente (vedi l’edizione di martedì), Bioggio dovrà fare (di nuovo) i conti con il ridimensionamento del gruppo Kering in Ticino, e potrebbe dover restituire delle imposte al colosso della moda.