Sotto la lente

Due comparti per complessivi 230 milioni

Biasca pianifica il futuro nelle zone Bosciorina e Quinta, che cambieranno volto entro il 2030 – In particolare verrà edificata una casa anziani da 75 camere singole dalla forma quadrata
Ecco come si presenterà la futura struttura. © Render/CdT
Alan Del Don
27.03.2023 16:30

A Biasca cifre simili nessuno le ha mai sentite. A leggerle lasciano alquanto sbigottiti. Proprio perché sono sorprendenti. Entro il 2030 i comparti Bosciorina e Quinta verranno (quasi) completamente rivoluzionati nei contenuti. Nel primo saranno di natura comunale, nel secondo cantonale. Complessivamente si prevede un investimento stimato - allo stato attuale - in 230 milioni di franchi, rispettivamente 80 e 150. È da due legislature che il Municipio sta pianificando il futuro. E ce ne vorranno altre due (e un po’) per vederlo concretizzato. Il Legislativo in un lustro ha comunque già approvato dei crediti di progettazione per un totale di 3,5 milioni. Altri ne seguiranno, relativi alla costruzione delle singole opere.

Nel dettaglio

Certo, poiché quello previsto in Bosciorina sarà un mosaico composto da diverse tessere. Eccole: scuola elementare, asilo (due sezioni) ed un nido, centro extrascolastico, doppia palestra (utilizzabile pure quale aula magna o sala per eventi in grado di accogliere 450 persone), casa per anziani, Servizio educazione precoce speciale, Bibliomedia e rifugi della Protezione civile per 600 posti letto. Nell’area denominata Quinta, sempre di proprietà del Borgo e la cui variante di PR è in pubblicazione, si procederà all’ampliamento del Centro professionale tecnico e all’edificazione delle nuove Medie con annesse delle infrastrutture pubbliche (tripla palestra e piscina coperta nonché un centro giovanile). Nel primo caso, dunque, sorgerà un «centro intergenerazionale», nel secondo un «campus educativo-sportivo». Entrambi i quartieri saranno arricchiti da una piazza e da altre oasi verdi. Nelle prossime righe ci concentreremo sulla zona in Bosciorina che si svilupperà in tre tappe distinte. Con il progetto vincitore («Sistema») elaborato dallo studio Campana Herrmann Pisoni Architetti di Ascona si mira a favorire l’incontro tra generazioni consolidando l’idea di comunità e l’appartenenza al luogo.

Oltre 100 posti di lavoro

Nella parte a sud del sedime verrà realizzata la casa per anziani partendo dalla demolizione delle odierne Elementari. Proprio oggi è stata svelata l’idea premiata (scelta tra 14 partecipanti) che è quella del gruppo pluridisciplinare capeggiato dal Consorzio d’architetti Colombo+Casiraghi architetti sa e studio we architetti sagl di Lugano. «Le tre età dell’uomo», così si chiama in onore del dipinto di Giorgione custodito a Firenze, è contraddistinto da un istituto di tre piani dotato di 75 camere singole e che darà lavoro ad oltre un centinaio di collaboratori. Una trentina di milioni l’investimento. «Il Municipio nutre grandi aspettative nei confronti dei due comparti. In particolare è da oramai una ventina d’anni che si parla della moderna struttura per la terza età. Finalmente ci siamo», ha esordito il sindaco Loris Galbusera. Gli ha fatto eco il capodicastero, presidente dell’ente autonomo Casa per anziani e alla testa della giuria Joël Rossetti, il quale ha evidenziato che l’istituto attuale (Petronilla, 60 posti letto e 87 dipendenti), datato 1979, «non risponde più alle attuali esigenze. Ce ne siamo accorti durante la pandemia. Il nuovo complesso si inserirà in modo armonioso nel paesaggio. Sarà un progetto di cui Biasca e l’intera regione potranno e dovranno essere orgogliosi». L’Esecutivo è adesso chiamato a presentare al Consiglio comunale due messaggi, uno per la progettazione e l’altro per il credito di costruzione.

Il dinamismo e il calore

Nei dettagli è entrata l’architetta Federica Colombo. Il progetto avrà una forma quadrata per garantire la «transizione tra il quartiere intergenerazionale ed il resto del contesto urbano. La staticità acquista dinamismo attraverso le sporgenze volumetriche ai quattro angoli dove si trovano i soggiorni comuni. Gli interni assicureranno calore agli ospiti affinché l’ultima delle tre età dell’uomo possa essere confortevole e serena. L’istituto e la scuola, che delimitano lo spazio del parco, potranno dialogare mantenendo la propria riconoscibile identità». La futura edificazione dovrà essere «un luogo di vita nel quale gli ospiti potranno beneficiare di autonomia e privacy», ha rilevato il direttore della Petronilla Michael Bartolotti. Cosa ne sarà del vecchio complesso? O verrà smantellato oppure utilizzato per altri scopi, ma dopo un restyling. Delle valutazioni sono in corso.

Da ammirare

«Le tre età dell’uomo», certo, è quello vincitore. Ma anche gli altri progetti che hanno preso parte al concorso per la nuova casa per anziani di Biasca possono essere ammirati. L’esposizione è visitabile fino a venerdì 7 aprile tutti i giorni (ad eccezione del sabato e della domenica), dalle 14 alle 18, a Casa Cavalier Pellanda. Un plauso va ai partecipanti e ai membri della giuria, ma pure all’Ufficio tecnico comunale diretto da Maura Mossi che in questi anni ha seguito da vicino la pianificazione dei due comparti.

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