Monteceneri

Due milioni per l'acquedotto: si va verso le urne

Raccolte 664 firme contro il progetto di potenziamento della rete – Botta e risposta fra contrari e Municipio
©CdT/Archivio
Giuliano Gasperi
14.02.2023 06:00

Sgorgano firme a Monteceneri. Gli abitanti contrari al progetto da due milioni per rinnovare ed estendere le condotte dell’acqua potabile vicino alla stazione di Rivera, sotto la strada cantonale, hanno raccolto e consegnato in cancelleria 664 sottoscrizioni. Se almeno 480 di esse saranno ritenute valide, i cittadini saranno chiamati alle urne. «Abbiamo una bella riserva» dice soddisfatto Gabriele Ghilardi, già municipale del Comune e portavoce dei referendisti. «Perché ci opponiamo? Secondo noi non sono idonei né l’investimento, né il momento. La condotta attuale serve bene la zona interessata, anche per le esigenze della polizia del fuoco». Nel suo messaggio, il Municipio spiega che il progetto nasce da un’opportunità: i lavori di pavimentazione stradale che il Dipartimento del territorio vorrebbe eseguire nei primi mesi di quest’anno lungo la strada cantonale. Detta in altre parole: già che viene fatto uno scavo, verifichiamo se sono necessari altri interventi sotterranei. E la risposta, dopo un confronto con lo studio Lucchini & Canepa Ingegneria, che sta allestendo il piano per la rete idrica del Comune, è stata positiva: il sistema di tubazioni odierno nella zona va potenziato, in particolare con la posa di una nuova condotta fra lo Splash & Spa e via Roncaccio per avere più fluidità, uniformità di pressione e sicurezza. E questo secondo l’Esecutivo va fatto subito, perché l’asfalto posato dal Cantone non potrà essere toccato per i prossimi cinque anni.

«Fino alla fine»

«Il Municipio – spiega ancora Ghilardi – vuole questo intervento anche in previsione della realizzazione, in futuro, di un nuovo pozzo di captazione, ma non si può costruire una casa partendo dal tetto: non si sa ancora quando e dove verrà creato questo pozzo, e già si vuole investire in funzione di esso. Non dobbiamo farlo solo perché partono i lavori del Cantone: non pagano loro per il nostro progetto». Secondo il municipale Nangbayadé Aharh, invece, aspettare sarebbe deleterio. E non solo per il mancato coordinamento con il DT. «Monteceneri ha bisogno di grossi investimenti per l’acqua potabile, sono anni che non si fa niente. L’acqua non è un lusso, ma un bene di prima necessità, e se non rinnoviamo le strutture potremmo trovarci in grosse difficoltà». Va da sé che il capodicastero, sulla rete attuale, la pensa all’opposto di Ghilardi. «Non è vero che va bene così com’è, né che è adeguata alle esigenze della polizia del fuoco». La spesa non è leggera per un Comune come Monteceneri. «È vero – ammette Aharh – ma i lavori vanno fatti: fidiamoci dei tecnici. E i prezzi sono quelli di mercato. Il Municipio sicuramente difenderà il messaggio fino alla fine, poi deciderà la popolazione».