Minusio

Due quartieri da ricucire

Il Municipio intende promuovere una riqualifica generale attraverso la quale riunire e valorizzare i nuclei di Rivapiana
Chiesto un credito di 240.000 franchi per la progettazione definitiva degli interventi. © Comune di Minusio
Spartaco De Bernardi
07.10.2022 21:13

Superato lo scoglio della votazione referendaria sulle opere collaterali alla nuova fermata Tilo che consentiranno di valorizzare il comparto di San Quirico, il Municipio di Minusio guarda avanti. E pensa a ricucire i due nuclei del quartiere Rivapiana. Due nuclei, spiega il Municipio nel messaggio con il quale chiede un credito di 240.000 franchi per allestire il progetto definitivo di riqualifica del quartiere, che oggi risultano divisi in altrettanti ambienti differenti e che costruiscono una diversa relazione con ciò che li circonda: il nucleo Rivapiana di sotto con il lago e quello di Rivapiana di sopra con ciò che lo costituisce, ora frammentato e trascurato. Cogliendo l’opportunità della nuova fermata TiLo che andrà a creare un nuovo collegamento pedonale quale possibile elemento di ricucitura, il progetto di riqualifica persegue l’obiettivo, fra gli altri, d’incrementare e favorire l’unificazione delle due porzioni di nucleo. «Particolare attenzione – si legge sempre nel messaggio municipale che verrà discusso dal Consiglio comunale il prossimo 25 ottobre– sarà rivolta alle valenze paesaggistiche, all’arredo urbano, alla segnaletica, agli accessi (oggi poco visibili), al miglioramento e alla pianificazione armoniosa delle strade e dei vicoli che caratterizzano il nucleo, alle imprescindibili peculiarità storiche e alle esigenze di concreta fattibilità dell’intervento». Insomma, l’intento è quello di valorizzare strade e vicoli promuovendo la mobilità lenta senza stravolgere gli aspetti caratteristici del comparto.

Soluzioni di qualità condivise

Fedele alla prassi adottata per i recenti interventi eseguiti in altre zone del Comune, l’Esecutivo di Minusio intende incaricare uno studio d’architettura affinché sviluppi proposte progettuali in grado di valorizzare il contesto storico e culturale del nucleo, diviso, di Rivapiana. In particolare il mandato consisterà, dopo un’attenta analisi del comparto, nella presentazione di una proposta di una soluzione di qualità per la riqualifica degli spazi pubblici quali porte di accesso alla chiesa e alla villa san Quirico, all’area del Portigon e a tutta la fascia in riva al lago. «In questo contesto – specifica l’Esecutivo – sarà certamente premura del Municipio coinvolgere la popolazione attraverso un adeguato processo partecipativo».

Si valuta il teleriscaldamento

Considerato che parallelamente agli interventi di riqualifica delle due porzioni del nucleo se ne prevedono altri alle sottostrutture, il Municipio è intenzionato a valutare se in un tale contesto possa essere vantaggiosa e sostenibile l’implementazione di un progetto di teleriscaldamento o di rete anatermica. E ciò, ad esempio sfruttando l’acqua di falda – come peraltro propone una mozione del gruppo Unione socialisti e Indipendenti – o altre fonti di energie. Rete di teleriscaldamento che permetterebbe una progressiva sostituzione dei vecchi impianti a gasolio. «Questa valutazione – recita il messaggio municipale – dovrebbe consentire di decidere sull’eventuale opportunità della messa in opera delle necessarie sottostrutture prima della posa di una nuova pavimentazione». Da rilevare infine che, trattandosi di opere di interesse generale, per il progetto di ricucitura dei due nuclei di Rivapiana non entra in considerazione un finanziamento mediante contributi di miglioria. «Per quanto concerne il costo per le valutazioni sulla rete teletermica o anatermica, la proposta di rinuncia al prelievo è ravvisata nell’esiguità dei singoli contributi e nella conseguente sproporzione con le procedure e le spese d’accertamento e d’incasso» chiosa il Municipio utilizzando un forbito enunciato che si può riassumere in poche parole: è più la spesa che l’impresa.