L'evento

Due ruote, una missione: l'Everesting di Samuele Filippi sul Monte Brè

Il fotografo e sportivo percorrerà 18 volte la salita che da Cassarate porta alla vetta fino a raggiungere 8.848 metri di dislivello positivo – L'obiettivo? Raccogliere fondi per Soccorso d'Inverno Ticino
Red. Online
02.08.2025 20:00

Domani e lunedì, il Monte Brè sarà il teatro di un’impresa sportiva e umana: Samuele Filippi, sportivo ticinese d’adozione, affronterà per la seconda volta la sfida dell’Everesting in bicicletta. Percorrerà per 18 volte la salita che da Cassarate porta alla vetta del Brè, fino a raggiungere 8.848 metri di dislivello positivo, pari all’altezza simbolica del Monte Everest.

Il giorno scelto? Il suo compleanno: rinascita, solidarietà, dono, fatica e resilienza, questi i valori che Samuele vuole insomma portare con sé, in salita, nel suo giorno di nascita. Questa sfida non è solo un test estremo di resistenza fisica e mentale: è un gesto concreto di solidarietà. Tutto l’evento, infatti, è dedicato alla raccolta fondi per Soccorso d’Inverno Ticino, associazione che sostiene persone e famiglie in difficoltà sul territorio.

Con il patrocinio della Città di Lugano e il supporto di Radio Morcote International come media partner, ma anche di numerosi sponsor che hanno creduto nel progetto benefico di Samuele Filippi, l’Everesting sul Brè diventa così un progetto collettivo fatto di sport, impegno sociale e amore per il territorio. «Ci sono momenti in cui le gambe non bastano. Vai avanti con la testa. Ma se resisti davvero, è solo grazie al cuore», ha dicharato Samuele.

Chi è Samuele Filippi

Samuele Filippi è un fotografo professionista, mentre a livello sportivo nasce sul parquet: ha giocato a basket nella SAV Vacallo, arrivando in A. Poi la svolta: la passione per l’aria aperta e lo spirito di avventura lo hanno avvicinato al mondo della mountain bike. Gare internazionali, discese estreme, buoni risultati ma anche infortuni. Dopo un’importante operazione alla spalla, ha deciso di rimettersi in gioco scegliendo una disciplina più «lenta» ma più profonda: l’ultracycling. Un mondo fatto di lunghe distanze, riflessione, solitudine, forza mentale e introspezione. Un modo per misurarsi con se stesso, lontano dalle folle, vicino alla verità verrebbe da dire. La salita, inizialmente il suo tallone d’Achille, è diventata la sua nuova sfida. «All’inizio cercavo la velocità. Ora cerco la profondità. Ogni pedalata è un’occasione per conoscermi meglio. La salita, che un tempo evitavo, è diventata la mia sfida interiore».

Perché il Monte Brè e il Ticino

Il Monte Brè non è stato scelto a caso. È casa. È allenamento. È paesaggio. È simbolo. E affrontarlo di nuovo, nel giorno del suo compleanno, diventa una metafora perfetta di rinascita. Una salita «di casa», nota per la sua bellezza ma anche per la sua durezza. Samuele conosce ogni curva, ogni tratto critico, ogni metro. E ogni metro ha un valore: simbolico, umano, territoriale. Perché ogni donazione, ogni partecipazione, ogni condivisione conta.

L’Eversting è infatti un percorso di sport, resilienza e natura, come detto, una sfida ciclistica riconosciuta a livello mondiale e una delle prove più affascinanti dell’ultracycling. L’idea è semplice quanto estrema: scegliere una salita e ripeterla fino a raggiungere gli 8.848 metri di dislivello positivo, cioè l’altitudine del Monte Everest.

Non ci sono limiti di tempo, ma nessuna pausa prolungata è concessa. È una prova di resistenza, determinazione e controllo mentale. L’Everesting non è una gara. Non c’è un podio. C’è solo la volontà di superare i propri limiti e trasformare ogni salita in un’occasione di rinascita. Samuele Filippi ha scelto di trasformarla in un percorso di sostegno alle famiglie attraverso la possibilità di donare al Soccorso D’Inverno.

L’iniziativa ha già coinvolto numerose realtà locali, aziende e cittadini che credono nello sport come linguaggio universale di solidarietà.

Una sfida che parla a tutti

L’Everesting inizierà nel tardo pomeriggio di domani, domenica 3 agosto, per concludersi alle prime luci dell’alba del 4 agosto, tra candeline, colazione, e un silenzioso abbraccio del Brè. Nessun cronometro. Nessun premio. Solo un invito: sostenere chi è in salita nella vita di tutti i giorni.

Tante realtà ticinesi hanno già appoggiato l’iniziativa in qualità di partner e sponsor, contribuendo con generosità alla raccolta fondi per Soccorso d’Inverno Ticino. Ogni metro scalato da Samuele diventerà, di riflesso, un gesto concreto di vicinanza e speranza.

Dalla vetta del Brè alla Trans America

Samuele, in ogni caso, non si fermerà. Il prossimo obiettivo è ancora più ambizioso: partecipare alla leggendaria Trans America Bike Race nel 2026, oltre 7.000 chilometri da costa a costa degli Stati Uniti, in totale autonomia.

Un'altra salita. Un’altra sfida. Sempre con lo stesso cuore.