E Bergoglio scrisse a don Pronzato

Lettera inattesa per il noto divulgatore cattolico originario di Rivalba ma residente da anni nel Luganese
Don Alessandro Pronzato. (foto archivio CdT)
Red. Lugano
12.06.2015 06:00

LUGANO - Anche un prete «adottato» dal Ticino, don Alessandro Pronzato, ha avuto la piacevole sorpresa di ricevere qualche settimana fa una lettera firmata da Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco.

Il papa a volte scrive lettere «private» ad alcune persone senza essere sollecitato da nessuno a farlo. È successo, di recente al noto sacerdote e scrittore italiano don Alessandro Pronzato, da molti anni residente in Ticino, in passato collaboratore anche della nostra testata.

All'autore piemontese reso celebre dal saggio «Vangeli scomodi», un vero best seller religioso a livello mondiale (30 edizioni in oltre quarant'anni di vita) e di oltre 120 altri titoli da allora, il Papa ha scritto una «lunghissima lettera» in cui Bergoglio lo definisce «suscitatore di rimorsi».

Nello scritto, «giunto a sorpresa», ci spiega don Pronzato, Papa Francesco sostiene che nella Chiesa c'è ancora bisogno dei libri del prete originario di Rivalba (Alessandria). Una considerazione che conferma, nel 2015, il mandato che il prete aveva ricevuto decenni fa da Paolo VI, di intraprendere «il servizio della penna».

Papa Francesco ricorda a don Pronzato che quando era arcivescovo di Buenos Aires si serviva spesso dei suoi libri «e mi ha chiesto di fargliene inviare alcune copie che vorrebbe consegnare a Castro nella sua visita a Cuba nei giorni precedenti il viaggio di settembre negli Stati Uniti».

 

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