Elezioni

È caccia all'ultimo voto: mai così tanti candidati

Per i cinque seggi a disposizione del Moesano nel Gran Consiglio grigionese sono in corsa in 19 - Il 15 maggio sarà la prima volta con il sistema proporzionale
La sede del Parlamento a Coira. © Cancelleria dello Stato dei Grigioni
Alan Del Don
21.04.2022 16:58

È da anni che non vi era un tale interesse, nel Moesano, per le elezioni del Gran Consiglio che si terranno domenica 15 maggio. Il perché è presto detto. Da un lato vi è il passaggio dal sistema maggioritario a quello proporzionale che comporterà, per la deputazione delle valli Mesolcina e Calanca, un seggio in meno (da 6 a 5), mentre gli altri 36 circondari (da Bergün a Disentis passando per Coira, Jenaz e Thusis, solo per citarne alcuni) avranno almeno uno scranno. E, dall’altro, il fatto che non si ricandidano due uscenti di lungo corso: la sindaca di San Vittore Nicoletta Noi-Togni (in carica ininterrottamente dal 1997 dopo una precedente esperienza tra il 1989 ed il 1991) ed il municipale di Mesocco Rodolfo Fasani che lascerà dopo 19 anni. I pretendenti della nostra regione ad uno scranno nel Parlamento sono ben 19; a memoria è decisamente un record. Non vi sono per contro papabili del Grigioni italiano al Governo: l’ultimo ad occupare una poltrona a Coira, ricordiamo, è stato il poschiavino Claudio Lardi (attuale commissario governativo e sindaco ad interim di Roveredo) dal 1999 al 2010.

Atanes e Censi tranquilli

Procediamo con ordine. E partiamo dal Circolo di Roveredo; in 11 si contendono i tre posti a disposizione. La coalizione PS & Verdi schiera il direttore delle scuole di Rorè Manuel Atanes (classe 1964) di San Vittore (nel plenum dal 2014) e le giovani di Roveredo (entrambe del 1998) Emma Negretti ed Aurora Volkart, rispettivamente studentesse di storia e italianistica all’Uni di Zurigo e in lavoro sociale alla SUPSI. Il PLR. I Liberali Radicali si presenta con il 40.enne sindaco di Grono nonché insegnante Samuele Censi (eletto la prima volta nel 2018) e con l’attuale supplente Auro Lunghi di Roveredo (classe 1984, di professione geologo).

L’UDC tenterà il colpaccio con il seguente terzetto: Gianmaria Albertalli di Cama (35 anni, capogruppo base logistica dell’esercito), Domenico Bertolino di Lostallo (classe 1964, insegnante specialista in seno all’esercito) ed il 41.enne responsabile della formazione continua presso la Società degli impiegati del commercio ticinese Manuel Calanca di Rorè. Infine, in ordine di lista, ecco l’Alleanza del Centro (AdC) che corre con la vicesindaca di San Vittore Elena Pizzetti Canato (classe 1976, fiduciaria), l’ex segretario comunale di Roveredo Luciano Pasini (il 57.enne è assicuratore) ed Eleonora Righetti di Verdabbio (classe 1991, docente di scuola elementare). La riconferma di Atanes e Censi sembra abbastanza scontata; la lotta è per contro più serrata per la conquista del terzo seggio, vacante dopo la rinuncia di Noi-Togni. Dovrebbe essere un affare fra democentristi e AdC.

Mesocco, uno scranno in meno

Il Circolo di Mesocco è quello che più ha subìto il contraccolpo del nuovo sistema elettorale, vedendosi dimezzato il numero di seggi a disposizione (da 2 ad uno). In questo caso gli sfidanti sono quattro: Sabrina a Marca di Mesocco (PS & Verdi: classe 1991, è docente di scuola secondaria), il 61.enne albergatore di San Bernardino Hans Peter Wellig (PLR. I Liberali Radicali, in carica da fine 2016), l’ex docente in pensione Mario Giovanoli di Verdabbio (UDC) e Piera Furger di Mesocco (Alleanza del Centro: classe 1958, è docente di scuola secondaria). Wellig deve dunque difendersi, soprattutto, da quest’ultima candidata che ambisce a salvare la poltrona lasciata libera dal collega di partito Rodolfo Fasani.

Un poker per la Calanca

Infine la Calanca, che continuerà ad essere rappresentata a Coira da un granconsigliere. Ma chi sarà? Anche in questo caso i papabili sono ben quattro. Vediamoli: il 35.enne CEO e direttore di Calanca Swiss Herbs Jonas Macullo di Rossa (PS & Verdi), l’uscente tecnico in pensione Paolo Papa di Rossa (PLR. I Liberali Radicali, in Gran Consiglio dal 2010), il medico di 64 anni Olaf Kuhnke di Castaneda (UDC) e la vicesindaca di Buseno Rosanna Spagnolatti (Alleanza del Centro: classe 1974, è imprenditrice). Il resto del Grigioni italiano potrà contare pure su un esponente a testa per i circoli di Bregaglia (l’uscente PLD di Castasegna Maurizio Michael, in carica dal 2010, è ancora della partita) e Brusio (il democentrista Pietro Della Cà, eletto nel 2018, c’è) e da due per quello di Poschiavo (i candidati sono 10; non si ripresenta dopo dodici anni Alessandro Della Vedova, mentre è ancora in corsa il podestà PLD di Poschiavo Giovanni Jochum, a Coira da una legislatura). Il futuro Parlamento debutterà in agosto.

Una donna in Governo?

Concludiamo con i candidati ufficiali al Consiglio di Stato. Si ripresentano gli uscenti Marcus Caduff (in carica dal 2018, alla testa del Dipartimento dell’economia pubblica e socialità, è il presidente dell’Esecutivo) ed il direttore del Dipartimento dell’educazione, cultura e protezione dell’ambiente Jon Domenic Parolini (in Governo da due legislature) dell’Alleanza del Centro nonché Peter Peyer (PS), il quale è stato eletto la prima volta quattro anni or sono finendo a dirigere il Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità.

Lasciano invece Mario Cavigelli (Alleanza del Centro), seggio che sarà difeso da Carmelia Maissen, e Christian Rathgeb (PLD), al suo posto corre Martin Bühler. L’UDC punta tutto su Roman Hug. Da notare che c’è anche una candidatura «selvaggia». È quella del 72.enne Hans Vetsch. L’eventuale secondo turno, poco probabile, si terrà il 12 giugno. I nuovi consiglieri di Stato entreranno in carica il 1. gennaio 2023.

Fra aperitivi e selfie

Coira val bene un selfie. Gli allentamenti decisi da Berna in ambito di pandemia hanno di sicuro favorito la campagna per le elezioni grigionesi. I candidati, i vari partiti e le sezioni sono tornati ad organizzare i tradizionali aperitivi nei bar, con tanto di strette di mano e di fotografie da pubblicare sui social media. I classici santini cartacei sono stati sostituiti da quelli multimediali (ma questa non è una novità), mentre resistono cartelloni e manifesti ai bordi delle strade. E questo anche nel Moesano. Dove alla spicciolata stanno arrivando tutti i papabili ad una poltrona in Governo con l’obiettivo di raccogliere non solo voti, ma pure i desideri e le preoccupazioni della popolazione delle valli Mesolcina e Calanca.