È ora di tuffarsi in piscina

È da quando è stato chiuso tre lustri fa il Centro Vera a Roveredo (per far posto al portale nord della nuova galleria autostradale) che Mesolcina e Calanca non possono più contare su una piscina pubblica. Una mancanza che, si pensava, potesse essere risolta grazie al centro sportivo regionale che si sarebbe dovuto realizzare a Leggia, dove c’è il campo di calcio. Una zona, dunque, già adibita per le infrastrutture pubbliche.

Vicina al campo di calcio
Un progetto da 8 milioni di franchi sostenuto dai Comuni della bassa valle che avrebbe dovuto comprendere, appunto, una piscina, il campeggio, una struttura ricettiva, zone di svago e persino un approdo lungo il fiume Moesa per le canoe. Dopo lo studio di massima e quello di fattibilità non se ne è però fatto nulla. Così Grono ha deciso di darsi una mossa che si è concretizzata, stasera, con il via libera convintissimo del Legislativo al credito di 85 mila franchi necessario per dare avvio alla fase di progettazione della piscina prevista al campo di calcio, in zona Bosciolit.

Aperta da maggio a settembre
Un impianto più piccolo rispetto a quello previsto quattro anni or sono, ma che comunque ha l’obiettivo di diventare un’attrattiva non solo comunale ma regionale. L’investimento previsto ammonta a 3,5-4 milioni. Sarà una piscina - quella aperta da maggio a settembre - di 25 metri con, accanto, un’altra per i bambini nonché spazi per le attività balneari. Ci si rivolge alle scuole, chiaro, ma anche e soprattutto ai numerosi mesolcinesi e calanchini che allo stato attuale, in estate, devono recarsi al Bagno pubblico di Bellinzona.