Ambrì

E ora la Valascia diventa pure un Lego

Affinché il mito della storica pista dell’HCAP non tramonti, ecco l’idea di due amici: realizzare grazie a 90.000 mattoncini l’attuale arena biancoblù - Intanto un altro modellino è andato letteralmente a ruba fra tifosi e collezionisti
(Foto Facebook)
Alan Del Don
25.06.2019 06:00

AMBRÌ - Qualcosa come 90.000 mattoncini Lego per un amore infinito. Affinché della storica pista della Valascia che verrà demolita entro due anni per far spazio a quella nuova resti un ricordo indelebile ed indistruttibile. Due amici ticinesi, Luigi Scandella ed Enea Moro, vogliono costruire l’attuale arena dell’Hockey club Ambrì-Piotta utilizzando esclusivamente i pezzi assemblabili con i quali tutti noi ci siamo divertiti da bambini. L’obiettivo è di riuscire a presentare l’opera dalle dimensioni di 240 centimetri per 160 nella primavera-estate 2020, ovvero un anno prima dell’inaugurazione del moderno stadio del ghiaccio progettato dall’architetto Mario Botta. Il costo stimato è di circa 15.000 franchi.

Per riuscire nella loro impresa, i due tifosi biancoblù si stanno muovendo bene sui social media alla ricerca, in particolare, di sponsor per un’idea unica nel suo genere a sud delle Alpi in ambito sportivo. Su Facebook è stata ad esempio creata la pagina «La Lego Valascia» dove vengono fornite le informazioni su questa iniziativa e su un’altra molto simile, come vedremo in seguito. «Indipendentemente dai propri colori del cuore, crediamo che questa pista (...) abbia rappresentato qualcosa di significativo a livello ticinese e svizzero», si legge sul volantino di presentazione del progetto. Al di là della realizzazione vera e propria, la difficoltà sta nel reperire i mattoncini in giro per il mondo che devono per forza essere originali. «La pista Lego Valascia sarà presumibilmente collocata all’interno di un locale» della futura casa dell’HCAP, il cui cantiere, come noto, è in corso e sta procedendo secondo la tabella di marcia.

Una passione infinita

Da un parto in divenire, ad un altro che ha già dato i suoi frutti. È andato letteralmente a ruba il gadget, rigorosamente in Lego, raffigurante sempre la vetusta Valascia ma esternamente. La tiratura è stata di 100 modellini ed il «padre» è Christian Rieger, presidente dell’associazione Silug (Swiss italian Lego users group) che raggruppa appassionati e collezionisti dell’invenzione dell’omonima azienda danese produttrice di giocattoli.