Valle di Blenio

È una tragedia senza fine

Non ce l’ha fatta l’adolescente di Induno Olona caduto domenica scorsa in Valle di Blenio - Oggi i funerali dell’amico di Bisuschio - Migliorano lentamente le condizioni di salute del 13.enne del Mendrisiotto
©CdT/Archivio
Alan Del Don
09.09.2022 21:51

Una tragedia senza fine. Come se le lacrime non volessero smettere di scendere. Come se quelle già spese per il 14.enne di Bisuschio, i cui funerali sono stati celebrati oggi, non fossero bastate. Anche il suo amico e compagno di squadra nella società sportiva Virtus è purtroppo deceduto a causa delle gravissime ferite riportate domenica scorsa nell’infortunio capitato in Valle di Blenio, nella zona della capanna Scaletta. L’adolescente, che avrebbe compiuto 15 anni fra pochi giorni, non ce l’ha fatta dopo essersi aggrappato alla vita per cinque giorni. Giorni di sofferenza e di agonia per i genitori e i familiari, che hanno sperato fino all’ultimo nel miracolo. I medici dell’ospedale Civico di Lugano hanno fatto tutto il possibile per scongiurare un’altra morte. Stando a quanto risulta al CdT, stanno invece lentamente migliorando le condizioni di salute dell’altro ragazzo caduto nel tentativo di soccorrere i due quasi coetanei del Varesotto. Si tratta, come noto, del 13.enne del Mendrisiotto che ha tentato di dare una mano, ma che è a sua volta precipitato nel dirupo.

Il sentiero e la scorciatoia

La notizia del decesso del 14.enne di Induno Olona è stata comunicata dalla Polizia cantonale stasera. Un comunicato di due righe per annunciare quanto tutti temevano. Le condizioni del ragazzo, infatti, erano apparse fin da subito molto gravi, tanto che la sua vita era stata giudicata in pericolo dal personale curante. La comitiva composta da una ventina di persone, fra monitori e atleti della ASD Virtus di Bisuschio (paese di poco più di 4.300 abitanti della provincia di Varese), si era recata nella Valle del Sole per preparare l’imminente stagione agonistica. Domenica aveva deciso di effettuare un’escursione poco sopra i 2.000 metri. La tragedia si è consumata verso mezzogiorno in territorio di Ghirone. Scendendo dalla capanna Scaletta parte del gruppo ha scelto di percorrere il sentiero ufficiale, mentre alcuni componenti hanno optato per affrontare la traccia alpina.

Un volo di cento metri

Come accertato dalla Polizia cantonale, il 14.enne di Bisuschio, di origini marocchine, è caduto per un centinaio di metri per cause che dovranno essere chiarite (perdita di equilibrio? Disattenzione?) morendo sul colpo. Precipitando ha sfortunatamente travolto l’amico domiciliato ad Induno Olona - deceduto oggi - ed è finito nel riale. Il 13.enne del Mendrisiotto, che non faceva parte del gruppo proveniente dalla Lombardia, ha visto i due ragazzi e si è subito adoperato per aiutarli. È tuttavia caduto anche lui e si trova tuttora ricoverato all’ospedale Civico di Lugano. L’infortunio, come abbiamo riferito questa settimana in diversi articoli, ha aperto il dibattito attorno alla pericolosità della cosiddetta scorciatoia. E, soprattutto, sulla possibilità di posare un cartello per evitare che gli escursionisti la possano affrontare al posto del sentiero ufficiale. Quella traccia alpina è considerata pericolosa anche da chi la montagna la conosce bene.