Ecco come è stato immaginato il nuovo Comune di Bioggio

Immaginare come potrebbe essere in futuro un nuovo Comune è probabilmente la parte più curiosa quando si parla di progetti aggregativi. I membri della Commissione di studio per la fusione tra Bioggio, Aranno, Neggio e Vernate stanno facendo questo esercizio da parecchi mesi analizzando, valutando e tracciando quello che potrebbe essere l’impostazione migliore e più funzionale del futuro Comune di Bioggio (si chiamerà così, ma non è una novità). Ovviamente, tutto questo lavoro diventerebbe realtà qualora alle urne i cittadini decidessero di dire – o meglio votare – sì, lo voglio. Recentemente, i membri della Commissione di studio hanno firmato e reso pubblico il rapporto finale sullo studio aggregativo, che sostanzialmente immagina per filo e per segno come e quali servizio verranno potenziati, quali saranno i punti di forza del nuovo ente locale, come e su quali settore si intenderà investire e la forza finanziaria post aggregazione.
Qualche dettaglio
Lo scorso ottobre i commissari avevano già anticipato che il nuovo Comune conserverà il nome «Bioggio» e conterà oltre 4.000 abitanti. La struttura istituzionale prevederà un Municipio di sette membri e un Legislativo composto da trenta consiglieri comunali. I servizi amministrativi, finanziari e gli organi politici saranno accentrati a Bioggio, e la Commissione ha proposto una suddivisione in sette quartieri corrispondenti ai quattro comuni attuali e ai tre comuni già aggregati nel 2004 e 2008 (Aranno, Bioggio, Bosco Luganese, Cimo, Iseo, Neggio e Vernate). Unitamente, si vorrebbe istituire una Commissione di quartiere composta da un minimo di tre persone. Nel rapporto viene evidenziato un punto importante, ovvero la riassunzione automatica dei dipendenti da parte del nuovo Comune. «La Commissione ritiene opportuno – leggiamo – che il decreto di aggregazione preveda il passaggio automatico degli attuali dipendenti alle dipendenze del nuovo Comune. I rapporti di lavoro in essere, e pertanto anche i diritti salariali sin qui acquisiti, resterebbero validi a tutti gli effetti». La Commissione di studio ha inoltre identificato diversi investimenti – nell’ordine di quasi 6 milioni di franchi – che il nuovo Comune dovrebbe realizzare a partire dal 2028. Nel dettaglio, si parla di progetti mirati quali un futuro centro multifunzionale a Bioggio, l’ampliamento delle infrastrutture scolastiche e sportive, nuovi spazi per famiglie, sentieri didattici e parchi gioco. Di conseguenza, il nuovo Comune vedrebbe potenziati i servizi nei settori dell’educazione, della socialità, della sicurezza e del tempo libero. Ora, la parte finanziaria. I commissari scrivono della possibilità di mantenere nel medio periodo un moltiplicatore d’imposta coordinato massimo del 75%. In aggiunta, essendo che i Comuni facente parte del comprensorio sono uniti territorialmente, l’obiettivo è quello di promuovere delle condizioni quadro per l’ulteriore insediamento di nuove aziende nel settore terziario avanzato, che garantiscano sostenibilità a medio-lungo termine. «La struttura territoriale ed economica del nuovo comune permetterà inoltre di garantire interessanti condizioni quadro per le piccole e medie imprese esistenti e per nuovi insediamenti».


