Ecco come sarà la scuola di moda che riqualificherà un quartiere

La futura scuola di moda di Chiasso ha un volto. Il disegno che si è aggiudicato il concorso per la progettazione della nuova sede del Centro professionale del tessile (CPT, questo il nome preciso del centro di formazione in arrivo) della cittadina di confine è stato scelto da una giuria composta da architetti e rappresentanti delle istituzioni.
Il suo nome è tutto un programma: Cerniera. A presentarlo è stato uno gruppo interdisciplinare capitanato dallo studio di architettura Boltas Bianchi Architetti di Agno e composto da Ezio Tarchini ingegneria SA, Studio d’ingegneria Visani Rusconi e Talleri, studio d’ingegneria Notari Mauro, Eco Control SA e TEA sagl. Il progetto è stato selezionato - «all’unanimità», si legge in una nota congiunta del Dipartimento delle finanze e dell’economia, del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport e del Dipartimento del territorio.
Dinamismo e tradizione
Il Centro professionale del tessile si insedierà nel comparto della stazione ferroviaria di Chiasso, tra via Livio e viale Manzoni, e accoglierà sotto lo stesso tetto la Scuola d’arti e mestieri di sartoria e la Scuola specializzata superiore di abbigliamento e design della moda. A trovare posto in una zona strategica a due passi dal centro e a diretto contatto con i mezzi di trasporto pubblico sarà «un luogo dove il dinamismo e i repentini tempi della moda incontrano la tradizione e il saper fare e dove studio e formazione possono amalgamarsi con la realtà del mondo del lavoro - si legge nella nota -. Parallelamente è prevista la realizzazione di 245 posteggi».
Gli obiettivi
Il concorso «si poneva l’obiettivo di trovare una soluzione capace di riqualificare il luogo da un punto di vista urbanistico, di valorizzare le relazioni con il cotesto cittadino, di gestire efficacemente i flussi di persone e veicoli e di proporre soluzioni architettoniche e tipologiche di qualità». Il progetto Cerniera è stato selezionato proprio perché permette di raggiungere questi intenti: «per la sua capacità di relazionarsi in modo preciso al sito grazie a un’attenta lettura del contesto urbano. L’edificio, una stecca allungata che riprende la geometria dei magazzini ferroviari esistenti, poggia sul nuovo zoccolo che, riprendendo la quota dello stabile principale della stazione, ne prolunga lo spazio pubblico sino al portico d’entrata della futura sede del CPT».
