Commerci

Ecco come si riapre il FoxTown

I dipendenti del centro commerciale avranno una settimana di tempo per preparare i negozi al ritorno dei clienti - All’entrata un addetto alla sicurezza misurerà a tutti la febbre e all’interno saranno vietati assembramenti e comportamenti pericolosi
© CdT/Gabriele Putzu
John Robbiani
29.04.2020 06:00

Il 12 marzo il FoxTown ha annunciato la chiusura al pubblico dei suoi spazi. Eravamo ancora nelle prime fasi della pandemia (dichiarata tale solo il giorno precedente dall’OMS), i contagiati in Ticino erano 180 e il primo decesso risaliva a 48 ore prima. Non tutti avevano ancora capito l’impatto - sia sanitario che economico - che il coronavirus avrebbe avuto, e la scelta della «Città della volpe» di chiudere i battenti (anticipando tra l’altro la decisione cantonale), convinse molti che la situazione era seria. «Se chiude il FoxTown - hanno pensato in molti - allora la crisi è grave per davvero».

Sono passati quasi 50 giorni e l’outlet si prepara a ripartire in vista della prospettata riapertura dell’11 maggio. Ieri i proprietari del factory store hanno inviato una lettera a tutti i marchi presenti nella struttura per spiegare le modalità di riapertura e, soprattutto, come verranno gestiti i giorni precedenti. Perché, ed è facilmente immaginabile, per riaprire un centro commerciale rimasto fermo due mesi ci vuole un po’ di tempo. Cinque giorni lavorativi per essere precisi.

Parola d’ordine: sicurezza

Dal 4 (lunedì) all’8 maggio (venerdì) il FoxTown tornerà ad essere accessibile ai dipendenti. Ma potranno entrare solo i dipendenti dei singoli negozi e delle imprese di pulizia già normalmente attive nel centro. L’accesso per tutti sarà possibile unicamente dalle 8 alle 10 da un’entrata apposita, che sarà presidiata da un addetto alla sicurezza.

I termometri

Agente di sicurezza che misurerà a tutti la temperatura corporea. L’accesso sarà consentito solo a coloro che non avranno la febbre, e che dunque avranno meno di 37 gradi. Ogni persona dovrà presentarsi già munita di mascherina e guanti e in attesa di poter accedere si dovranno rispettare le condizioni d’igiene e distanziamento sociale (la distanza minima di 2 metri tra le persone) più volte sottolineate dalla Confederazioni.

Un braccialetto

Una volta all’interno del FoxTown, superati i controlli, ogni collaboratore dovrà indossare un braccialetto (fornito appunto dall’agente di sicurezza) che dimostrerà la sua idoneità all’ingresso. Per ogni negozio sarà autorizzato l’accesso massimo di 5 collaboratori, mentre per i negozi di piccole dimensioni il numero massimo di addetti dovrà essere ridimensionato tenendo conto che per ogni 10 metri quadri di superficie di vendita potrà essere presente al massimo una persona.

La consegna della merce

Alla «Città della volpe» ci si prepara dunque a vivere presto una situazione di semi-normalità, ma per farlo è chiaro che devono venir prese delle misure di sicurezza eccezionali. Queste riguardano anche la fornitura delle merce, che sarà possibile solo dalle 8.15 alle 2 su un’apposita rampa. Anche questa zona sarà presidiata da un agente di sicurezza che non permetterà l’accesso a nessun fornitore. Ogni negozio dovrà così provvedere con il proprio personale al trasferimento della merce all’interno del punto di vendita o del proprio magazzino. Questo, chiaramente, per limitare al massimo il numero di persone che entreranno negli spazi del centro commerciale ed evitare che ci siano contagi. L’uscita del personale potrà avvenire unicamente da una porta di servizio, anche questa sorvegliata.

Porte chiuse e cartellini rossi

Durante la settimana di «preapertura» tutte le porte del FoxTown saranno allarmate e sarà «assolutamente vietato aprirle». «Il mancato rispetto di questa direttiva - leggiamo nella missiva - determinerà l’allontanamento del collaboratore responsabile»).

«Niente giri a zonzo»

Ma non è tutto. «È vietato - viene ricordato - aggirarsi nei corridoi senza valido motivo, è vietato l’accesso al locale pausa e sono vietati assembramenti di persone. Si ricorda che tutti i punti di ristoro sono chiusi come previsto dall’ordinanza cantonale». I proprietari del FoxTown puntano inoltre moltissimo sulla responsabilità dei collaboratori e delle aziende attive a Mendrisio. «La priorità deve essere la sicurezza».

In questo articolo: