Ecco i vincitori del Premio di Giornalismo della Svizzera Italiana

Si è tenuta ieri, al PalaCinema di Locarno, la cerimonia di premiazione della XII edizione del Premio di giornalismo della Svizzera italiana. L'evento ha visto premiati i migliori lavori presentati in concorso per il biennio 2023-2024, ma è stata anche un'occasione, ha evidenziato il presidente dell'Associazione ticinese giornalisti (ATG) Roberto Porta, per riflettere sulla professione di giornalista, e sulle «nuvole, anche molto insidiose» su tutto il settore.
I vincitori
Dopo il discorso del presidente, si è proceduto con la premiazione.
A vincere nella categoria dedicata all’inchiesta e al direttore del Caffè Lillo Alaimo, è stato Federico Franchini con la sua inchiesta pubblicata su Area: «La flotta svizzera assalta Genova (e il mondo)». La giuria ha motivato la propria scelta sottolineando che il reportage-inchiesta «mette a fuoco il ruolo della multinazionale svizzera Msc nella logistica globale, in particolare nelle trasformazioni in atto al porto di Genova. Franchini accende i riflettori sui grandi traffici di merci internazionali, arterie nel sistema circolatorio della globalizzazione, e sui mega-interessi in gioco. Un esemplare sforzo di valore aggiunto informativo».
Il premio per la Cronaca locale è invece andato a Valentina Grignoli, giornalista culturale freelance, con «Selvatici» uscito sulle rivista 3Valli. «Un bel racconto, quasi lirico. Il tono è disincantato, non critico ma nemmeno complice nei confronti della pratica della caccia. Ben inserito nel contesto di una rivista regionale, sede ideale per contributi di qualità come questo», ha motivato la giuria.
Mattia Pacella e Emiliano Bos (RSI) si sono invece aggiudicati il premio per la Cronaca nazionale, con il servizio andato in onda a Falò «Tecnologia russo-crociata». Questa la motivazione: «Si parte da microchip di fabbricazione svizzera ritrovati in armi russe durante la guerra in Ucraina. Si pone il problema della difficoltà di stabilire e come evitare che componenti per uso civile vengano utilizzati in ambito bellico. Quale la responsabilità (e fino a che punto) dei fabbricanti per rispettare le sanzioni contro la Russia? Servizio ben strutturato, con numerose interviste, seguito da un dibattito tra due politici svizzeri di differenti opinioni».
A Massimiliano Herber (RSI) il premio per la Cronaca internazionale, con il servizio «USA, speranze di vita in calo». «In pochi minuti il servizio riesce a calarci nella problematica del degrado sociale e sanitario negli USA. In Ohio l’autore ha trovato un’ottima sintesi, chiara e ben illustrata, con interlocutori e situazioni che lasciano il segno», ha sottolineato la giuria.
Alla categoria Fotografia a vincere è stato Samuel Golay, con la sua serie fotografica «Maltempo in Vallemaggia 2024»: una «messa a fuoco della tragedia in Vallemaggia. Con alcuni scatti tra passato e presente, con tracce della vita di prima (gli abiti appesi alle grucce in un armadio senza più ante) e la realtà di ammassi di macerie. Mentre in una singola immagine la furia della natura ha letteralmente spaccato il terreno». Una menzione anche per Francesca Agosta di Ti-Press con lo scatto dal titolo «Migrazione». «Una foto scattata al centro di registrazione di Chiasso che suscita empatia verso il giovane migrante afghano con lo sguardo perso, mentre, assediato da giornalisti e fotografi (manco fosse una star), mostra il foglio che gli intima l’allontanamento dalla Svizzera e dall’area Schengen. Una foto che isola dall’indifferenza un destino tra tanti», ha argomentato la giuria.
Per la categoria Intervista è stata invece premiata Clara Storti della Regione con il suo articolo pubblicato su Ticino7 «Cosette e la bici». Un articolo premiato «per l’originalità e la scelta della formula. La scelta di non proporre un'intervista schematica e rigida, ma piuttosto un racconto con inserimenti di testimonianze, promuove una testualità molto leggibile e gradevole. La storia della ciclista è interessante e non sono secondarie le fotografie che corredano il testo».
Nessun premiato, invece, per la categoria Commento, ma una menzione per l’articolo di Giancarlo Dionisio apparso sul settimanale Migros Azione dal titolo «Marco, l’ultimo monarco delle nevi». «Coraggioso commento sul domani del circo bianco, proprio mentre la Svizzera celebra il nuovo eroe nazionale Marco Odermatt. Giancarlo Dionisio osa. Osa affermare senza girarci intorno che nel nostro Paese potrebbero non più esserci le gare sciistiche, o che dovremmo decidere noi di chiudere per guardare in faccia il problema del surriscaldamento climatico. "Lo dice - scrive lui – la parte razionale di me che legge e si documenta"».
