Castione

Ecco il futuro volto della Coop

Il punto vendita di via Cantonale dalla primavera 2020 si presenterà completamente rinnovato per rispondere al meglio alla clientela - I lavori sono entrati nel vivo nelle scorse settimane
Ecco come si presenterà fra alcuni mesi. (Foto CdT)
Alan Del Don
17.07.2019 06:00

CASTIONE - Sboccerà in primavera la rinnovata Coop di Castione. I lavori di ristrutturazione del negozio di via Cantonale, inaugurato negli anni Novanta, sono entrati nel vivo nelle scorse settimane e si concluderanno, indicativamente, in marzo-aprile. Il progetto è curato dallo studio di architettura Guidotti&Guidotti SA di Sementina per un investimento di una decina di milioni di franchi. Si tratta di un ammodernamento senza ampliamento in quanto il supermercato si trova in zona residenziale semi-intensiva, area per la quale è stata predisposta una limitazione delle superfici commerciali per un massimo di 150 metri quadrati.

Il Municipio, come noto, avrebbe voluto trasferire le attività esistenti (pertanto anche il punto vendita dell’importante gruppo di commercio al dettaglio svizzero) e future ad ovest della ferrovia. Il Consiglio di Stato ha però bocciato questa eventualità perché sussiste il concreto pericolo di fuoriuscita dagli argini dei fiumi Ticino e Moesa. Non ha per contro avuto nulla da ridire sul riassetto urbanistico e funzionale ad est della stazione, con l’obiettivo di consolidare lo sviluppo abitativo. La Coop, aveva affermato il Governo in merito alla variante pianificatoria del comparto (attualmente sono sempre pendenti dei ricorsi al Tribunale cantonale amministrativo), non può essere ingrandita ma «può essere garantita la sua conservazione».

Sta di fatto che dopo oltre un decennio di discussioni il negozio si appresta a farsi bello. Contro il progetto di ampliamento da 15 milioni di franchi nel 2009 c’era stata una sollevazione popolare sfociata nell’inoltro di una trentina di opposizioni. L’Esecutivo congelò poi l’operazione. I cittadini e l’Associazione per il miglioramento ambientale del quartiere, l’AMICA, temevano un aumento di traffico: attualmente si parla di circa 4.500 movimenti giornalieri di veicoli. La direzione della Coop aveva dunque dovuto rivedere i suoi intendimenti e presentare una seconda domanda di costruzione (ad inizio 2016), comprensiva altresì di un impianto fotovoltaico sul tetto. Allora erano state quattro le opposizioni presentate da tre privati e dall’AMICA.