Ecco le 4 idee per far ripartire la funicolare degli Angioli

Prendere la funicolare degli Angioli al LAC e poter arrivare al parco Tassino tramite una passerella. È questo il fulcro della riattivazione dell’impianto di risalita secondo i progetti dei quattro team interdisciplinari che hanno partecipato al mandato di studio in parallelo chiesto dalla Città dopo che il Consiglio comunale aveva espresso la volontà di recuperare la struttura. Progetti che da oggi a giovedì sono visibili a tutti nella hall del LAC (info e orari più sotto).
I lavori si sono conclusi lo scorso gennaio con il rapporto del Collegio di esperti (composto dal vicesindaco Michele Bertini, dal responsabile della Divisione edilizia pubblica Gino Boila e dall’economista Michele Passardi) ma il coronavirus ha bloccato l’esposizione pubblica inizialmente prevista a marzo, rallentando i tempi. Tempi che comunque, per ora, non sono noti. Di certo c’è che il Collegio raccomanda di «bandire a breve» un concorso di progetto per l’area che va dalla riva del lago al parco Tassino, per la passerella sopra i binari della ferrovia e per la riqualificazione del Parco; e di «considerare a medio-lungo termine» un concorso per la sistemazione e valorizzazione della valle del Tassino (area ex posteggio TCS) sino al laghetto di Muzzano.
Acqua, aria e terra
Ma veniamo ai progetti. Alcune delle proposte saranno alla base del concorso per riattivare la funicolare: il prolungamento del percorso fino al parco Tassino, la creazione di un debarcadero sul lago, la riqualificazione di piazza Luini, la messa in sicurezza della scalinata, la sistemazione dell’area dietro al LAC con un parco e un anfiteatro e la soprelevazione della torretta di arrivo dalla quale si raggiunge il parco Tassino.
I piani hanno diversi aspetti in comune ma le idee e le soluzioni proposte sono diverse. Il debarcadero immaginato dal Gruppo 1 (Thomas Schlichting, Passera & Associati SA, Land Suisse Sagl, Büro für Baukönomie AG) prevede un attracco per imbarcazioni di linea e private, biglietteria, bar e ristoranti: una zona anche per lo svago giovanile simile a quella creata alla foce con Lugano marittima. Per arrivare al Tassino, si propone una torre alta 24 metri contenente scale e ascensori per raggiungere la quota del ponte passerella attraverso il quale superare la ferrovia. Nell’area del parco è prevista invece una scalinata per raggiungere la torre Enderlin, mentre nell’area dell’ex posteggio TCS si immagina una pista ciclabile.

Per il Gruppo 2 (Durisch + Nolli Architetti Sagl, Schnetzer Puskas Ingenieure AG, Studio Vulkan Landschaftsarchitektur GmbH, Rico Maggi), invece, la piattaforma sul Ceresio deve seguire la giacitura del manufatto della funicolare. Nell’area retrostante al LAC si immagina un anfiteatro verde, mentre la tappa intermedia del percorso che da piazza Luini porta al Tassino è disegnata come «Faro di Lugano» (nella foto): una torre con una terrazza che riprende la quota della terrazza ex Bristol, collegata con una passerella all’arrivo della funicolare. Nell’area ex TCS propone invece un park and ride ad uso flessibile come area verde per lo svago, mentre per la valle del Tassino il recupero dell’omonimo sentiero.
Da un lago all’altro
«LAC2LAC» (da lago a lago) è stato invece il motto del Gruppo 3 (Buletti Fumagalli Del Fedele Bernardi Architetti Sagl, Lurati - Muttoni Partner SA, De Molfetta e Strode, PBK AG) che ha immaginato la connessione tra il lago di Lugano e quello di Muzzano, raggiungibile con un sentiero dalla valle del Tassino. Individuando in un luogo preciso il punto di arrivo del viaggio che inizia con la funicolare degli Angioli, l’ex parcheggio TCS, propone lì la creazione di un «Padiglione arte e cultura» temporaneo destinato in un secondo tempo a diventare un «Polo delle arti e e della cultura». Si propone inoltre di suddividere l’insieme dei lavori di trasformazione urbana in tre fasi: la prima riguarda l’area di piazza Luini con il debarcadero, il padiglione per servizi annesso, la ristrutturazione della funicolare, il camminamento sospeso e il Padiglione; la seconda il parco retrostante il LAC, il Tassino e l’allestimento artistico della valle del Tassino con il sentiero che porta fino al laghetto di Muzzano; e la terza fase con la costruzione di un edificio posto alla fine del camminamento sopraelevato. In questo edificio, una sorta di «LAC due», si propone l’inserimento di un autosilo da 180 posti auto, trasferendo il posteggio di via Motta nel sedime ex TCS. Un’idea, giudicata «strategicamente interessante» dal Collegio di esperti.
Il progetto del Gruppo 4 (Miller & Maranta Architekten AG, Conzett Bronzini Partner AG, Lorenz Eugster Landschaftsarchitektur und Städtebau GmbH, Schärli Architekten AG), infine, si caratterizza per una visione integrata dell’area che si estende da est a ovest tra piazza Luini e la Franklin University a Sorengo. Anche questo gruppo propone la costruzione di un debarcadero con integrato un edificio per accogliere un ristorante. L’elemento più originale è la torretta d’arrivo della funicolare, immaginata come un unico manufatto capace di connettere città bassa e città alta, lungolago e LAC con parco del Tassino e stazione FFS, ma anche città bassa con valle del Tassino e Sorengo. Il parco viene poi considerato non solo punto di arrivo della funicolare, ma elemento di collegamento tra la stazione ferroviaria, la funicolare e la valle del Tassino fino a Sorengo, mentre si propone di densificare la vegetazione nell’area del posteggio ex TCS. Dal parco del Tassino a Sorengo si vuole infine creare una passerella per un percorso in mezzo al verde.
Idee in mostra nella hall del LAC
Il progetti del mandato di studio in parallelo saranno presentati pubblicamente a partire da oggi e fino a giovedì 16 ottobre in un’esposizione organizzata nella Hall del Lugano Arte e Cultura (LAC). La popolazione è invitata al vernissage della mostra che avrà luogo stasera alle 18. L’esposizione sarà aperta al pubblico nei seguenti orari: il mercoledì e il venerdì dalle 10 alle 18 e il giovedì dalle 10 alle 20. Nei giorni con spettacoli serali in programma, invece, la mostra chiuderà mezz'ora dopo la fine della rappresentazione.