Ecco le regole per la prossima stagione di caccia

Il Consiglio di Stato ha stabilito il regime venatorio valido per la stagione 2025. La caccia alta avrà luogo dal 6 al 20 settembre e dal 24 al 28 settembre 2025. Le modifiche sono state pubblicate sul Foglio ufficiale e distribuite a tutti i cacciatori al momento del rilascio della patente.
Camoscio
Confermate le modalità di prelievo basate su un contingentamento delle catture, allo scopo di tutelare e incrementare a medio termine le popolazioni di questo ungulato. Il piano di abbattimento è definito come segue: maschi >2,5A 350 esemplari / femmine >2,5A 350 esemplari / anzelli (M e F) 100 esemplari Con lo scopo di migliorare il rapporto sessi nei prelievi (il quale idealmente dovrebbe avvicinarsi il più possibile allo stato naturale, ossia paritario tra maschi e femmine), la cattura diretta del camoscio maschi adulto sarà concessa ad ogni cacciatore solo a scadenza biennale.
Modalità di prelievo: 3 capi per cacciatore (dei quali non più di 2 adulti), dei quali al massimo:
- 1 maschio di camoscio di almeno 2,5 anni, sino al raggiungimento della quota stabilita dal Piano di abbattimento, il 9 settembre;
- oppure 1 maschio di camoscio di almeno 2,5 anni dal 6 al 18 settembre per colui che ha abbattuto una femmina di camoscio non lattifera di almeno 2,5 anni;
- oppure 1 maschio di camoscio di almeno 2,5 anni dal 6 al 18 settembre per colui che ha abbattuto un camoscio di 1,5 anni (anzello) maschio o femmina dal peso minore o uguale a 10 kg (capo sanitario);
- 2 femmine di camoscio non lattifere di almeno 2,5 anni, sino al raggiungimento della quota stabilita dal Piano di abbattimento, dal 6 al 18 settembre;
- 1 camoscio di 1,5 anni (anzello) maschio o femmina, sino al raggiungimento della quota stabilita dal Piano di abbattimento, dal 6 al 18 settembre.
Colui che cattura un maschio di camoscio di almeno 2,5 anni quale primo capo di camoscio non ha più diritto al terzo capo di camoscio. Colui che cattura un camoscio maschio di 1,5 anni (anzello) con corna superiori ai 15 cm (fa stato il corno più corto) non ha più diritto al camoscio maschio di almeno 2,5 anni d’età e viceversa. Colui che cattura un camoscio maschio di almeno 2.5 anni, senza catturare una femmina non lattifera di almeno 2.5 anni nella corrente stagione di caccia, l’anno successivo si vedrà preclusa la possibilità di catturare il camoscio maschio di almeno 2.5 anni quale cattura diretta.
Capriolo
Anche quest’anno le catture dei caprioli saranno a contingente (maschi >1,5A 200 esemplari / femmine >1,5A 200 esemplari). Il secondo giorno di cattura diretta al maschio potrà essere introdotto anche solo a livello regionale, questo per poter far fronte alle deferenze nella distribuzione di questa specie nei vari comparti del Cantone. La novità di quest’anno è la chiusura, per i prossimi tre anni (2025, 2026 e 2027), dei distretti Leventina e Blenio, a fronte di una marcata diminuzione dei conteggi. L’obiettivo di questa misura è recuperare un numero di effettivi tale da poter sostenere di nuovo un prelievo venatorio. I capi di capriolo maschio adulto sono esentati da essere portati ai posti di controllo a condizioni che il cacciatore esegua la registrazione online sul sito dell’Ufficio della caccia e della pesca (UCP) allegando obbligatoriamente una fotografia dell’animale intero.
Modalità di prelievo: 2 capi per cacciatore, dei quali al massimo:
- 1 maschio di capriolo di almeno 1,5 anni, sino al raggiungimento della quota stabilita dal Piano di abbattimento, il 9 settembre (in tutto il territorio aperto alla caccia al capriolo) ed eventualmente il 15 settembre (a settori);
- oppure 1 maschio di capriolo di almeno 1,5 anni dal 6 al 18 settembre per colui che ha abbattuto una femmina di capriolo non lattifera di almeno 1,5 anni;
- 1 femmina di capriolo non lattifera di almeno 1,5 anni sino al raggiungimento della quota stabilita dal Piano di abbattimento dal 6 al 18 settembre.
Cervo
Per favorire un incremento dei prelievi, sono state introdotti alcune novità:
- al contingente di cattura per cacciatore è stato aggiunto di un capo di maschio adulto;
- le catture di femmine non lattifere e di cerbiatti non avranno più un limite numerico;
- il periodo di prelievo di femmine lattiere e di cerbiatti è stato esteso di due giorni rispetto lo scorso anno.
- Tutti i capi di cervo maschio adulto e fusone sono esentati da essere portati ai posti di controllo a condizioni che il cacciatore esegua la registrazione online sul sito dell’UCP allegando obbligatoriamente, e questa è la principale novità, una fotografia dell’animale intero.
Con lo scopo di assicurare una migliore protezioni dei cervi riproduttori, è stato accorciato il periodo di prelievo dei cervi con corona.
Modalità di prelievo:
- 2 maschi con almeno 2 punte su uno dei palchi dal 6 al 20 settembre, ad eccezione del maschio con corona su ambedue le stanghe (ossia con tre o più punte sopra il mediano di ambedue le aste e con aste di lunghezza minima di 60 centimetri misurate lungo la curva, all'esterno, partendo dalla base della rosa fino alla punta più lunga della corona) che è cacciabile solo sino al 10 settembre;
- femmine non lattifere in numero illimitato dal 6 al 20 settembre, inoltre dal 24 al 28 settembre;
- e 1 femmina lattifera dal 19 al 20 e dal 24 al 28 settembre, a condizione che prima sia stato abbattuto il suo cerbiatto nel corso della stessa azione di caccia;
- e 1 femmina lattifera dal 19 al 20 e dal 24 al 28 settembre, a condizione che sia abbattuta a una quota inferiore a 1200 mslm per il comprensorio del Sottoceneri o 1500 mslm per il comprensorio del Sopraceneri;
- cerbiatti (cervi dell’anno) in numero illimitato dal 19 al 20 e dal 24 al 28 settembre;
- e 1 maschio con palchi senza diramazioni dal 6 all’8 settembre e dal 24 al 25 settembre. Colui che cattura una femmina non lattifera ha diritto a un terzo maschio con almeno 2 punte su uno dei palchi dal 6 al 20 settembre, ad eccezione del maschio con corona su ambedue le stanghe (se non già catturato) che è cacciabile solo sino al 10 settembre.
Cinghiale
Numero di capi illimitato dal 6 al 20 settembre, inoltre dal 24 al 28 settembre.
Marmotta
2 capi per cacciatore dal 10 al 12 settembre.
Altre informazioniChi ha intenzione di cacciare il camoscio e il capriolo è obbligato a informarsi, a partire dal 10 settembre 2025 (valido dunque per il giorno di caccia 11 settembre), il giorno che precede ogni giornata di caccia a partire dalle ore 16h00 per telefono (numero UCP +41(0)79 407 49 29) o sul sito www.ti.ch/caccia in merito alle modalità di caccia valevoli.
Da notare inoltre la conferma, durante la caccia alta, di una fascia oraria al di sotto dei 400m di quota durante la quale sarà vietato cacciare, in modo da garantire una migliore fruizione degli spazi pubblici naturali da parte della popolazione nelle aree maggiormente urbanizzate.
Più precisamente l’esercizio della caccia alta al di sotto dei 400 metri di quota sarà permessa durante i seguenti orari:
- dal 6 settembre al 20 settembre dalle ore 06.00 alle ore 20.30;
- dal 24 al 28 settembre dalle ore 06.30 alle ore 20.00;
Altre modifiche di dettaglio che concernono l’esercizio venatorio:
- il cacciatore che effettua una cattura in autodenuncia, sarà obbligato a presentare di persona il capo ai posti di controllo;
- è stato inserito il divieto di utilizzo dei droni a scopo venatorio;
- a partire da quest’anno sarà possibile ottenere direttamente l’autorizzazione per la caccia tardo autunnale al cervo e al capriolo (CHF 600.– per i domiciliati in Cantone, CHF 1'000.– per i non domiciliati) oppure l’autorizzazione per la caccia invernale al cinghiale (CHF 250.– per i domiciliati, CHF 500.– per i non domiciliati). Per coloro che invece partecipano a questi momenti di caccia di gestione secondo la modalità consueta, ovvero ottenendo prima un’autorizzazione di caccia delle categorie ufficiale — autorizzazione per la caccia alta nel caso della tardo autunnale, oppure autorizzazione per la caccia alta/bassa/acquatica nel caso della caccia al cinghiale — la procedura e i relativi costi restano invariati.
Per quanto concerne la caccia bassa sono state decise alcune modifiche che riducono la pressione sulle specie più sensibili quali il fagiano di monte e la lepre variabile.