Egitto: aggredito Gianluca Grossi

Il giornalista freelance colpito con pugni e bastonate
Red. Online
03.02.2011 18:55

IL CAIRO - "Stavo cercando un altro albergo quando sostenitori di Mubarak mi hanno strappato fuori dal taxi, prendendomi a pugni sul costato e a bastonate, scaraventando a terra il mio materiale". È il racconto di Gianluca Grossi, giornalista freelance ticinese, che si trova al Cairo. Fortunatamente, ha continuato Grossi ai microfoni della RSI, l'intervento di alcuni soldati "ha evitato il peggio. Mi hanno detto di nascondere la mia attrezzatura: se la trovano, hanno continuato i militari, la ammazzeranno". L'episodio di violenza non è isolato, in quanto gli hotel della capitale egiziana sono stati presi d'assalto da sostenitori del presidente, partiti alla caccia di reporter stranieri.

Fino ad ora si è appreso del pestaggio di due giornalisti turchi, di squadre della CNN e della Reuters aggredite, di giornalisti olandesi minacciati. Ma anche dell'arresto della capo dell'ufficio del Cairo del Washington Post e del suo fotografo e di un interprete, di una troupe della tv polacca TVP fermati dalla polizia, di sei di troupe delle tv francesi TF1 e France 24. Ieri una squadra canadese era stata salvata dal linciaggio dai militari. Sempre ieri, ma lo si è appreso oggi, un cronista greco è stato pugnalato alla gamba e un inviato della tv danese TV2 è stato attaccato e picchiato. Due giornalisti turchi sono stati il primo pestato e il secondo strattonato e molestato e scippato di tutto l'equipaggiamento.