Elezioni, liste confermate e Peran esclusa

BELLINZONA - Le liste resteranno da record, ma il numero dei contendenti potrebbe diminuire. È quanto ha stabilito la Cancelleria dello Stato, che a sette giorni dalla presentazione delle proposte di candidature alle elezioni cantonali ha concluso il proprio esame. Oggi è in programma il sorteggio dei numeri di lista, mentre le liste definitive – precisano da Bellinzona – saranno pubblicate sul Foglio ufficiale di venerdì 8 febbraio e sul sito del Cantone (entro giovedì 7 febbraio 2019). E quindi: «È pertanto confermato che all’elezione del Consiglio di Stato parteciperanno 13 liste e all’elezione del Gran Consiglio vi saranno 16 liste». La Cancelleria rende però noto di aver informato il Consiglio di Stato per le decisioni di sua competenza. Sono infatti 23 – su 757 totali – i candidati al Gran Consiglio che, per documentazione incompleta (la mancata presentazione dell’estratto del casellario giudiziale), rischiano concretamente di essere stralciati dal Governo, che deciderà domani.

Per quanto riguarda invece la corsa al Consiglio di Stato, oltre al ritiro della candidatura da parte di Elisabetta Gianella – inizialmente schierata sulla lista «Più donne» – in bilico c’è la posizione di Xenia Peran, proposta sulla lista Lega Verde. Come anticipato da www.cdt.ch, la candidatura di Peran non è stata accettata in quanto la diretta interessata è cittadina svizzera residente all’estero e non iscritta al catalogo elettorale di Lugano. E la legge prevede che solo «chi ha diritto di voto a livello federale» è eleggibile in Gran Consiglio e Consiglio di Stato. Allo stesso modo «il cittadino ticinese all’estero può candidarsi purché abbia ossequiato la procedura di iscrizione prevista dalla legislazione federale (registrazione presso una rappresentanza svizzera e iscrizione nel catalogo elettorale)». Un requisito, questo, che non sarebbe stato ossequiato da Peran, la quale ha però inoltrato ricorso tempestivo. In sua sostituzione la Lega Verde ha deciso di schierare Giorgio Giacomazzi.