Enderlin si trova alla Farera

LUGANO - Dopo più di sei mesi passati in Italia in vari regimi di detenzione – dal carcere vero e proprio al più semplice «obbligo di dimora» – il consigliere comunale (ex PLR, ora indipendente) Davide Enderlin questa mattina è tornato in Ticino. Il faccendiere luganese – indagato in entrambi i Paesi – è stato accompagnato dagli inquirenti al carcere della Farera dove, nei prossimi giorni, sarà interrogato dal procuratore pubblico Andrea Minesso.
Enderlin era finito nei guai con la giustizia italiana a inizio anno e, il 22 maggio, era stato arrestato non lontano da Milano e accusato di aver partecipato alla maxi-truffa a danno di Banca Carige. Quasi contemporaneamente nei confronti di Enderlin ha preso nuovo slancio anche l'inchiesta «nostrana» riguardante il fallimento della Pramac Suisse di Riazzino. Sul finire dell'estate il Ministero pubblico ha poi ordinato diverse perquisizioni in Città, in particolare in un palazzo di via Zurigo sede di molte società riconducibili (o riconducibili in passato) al faccendiere. Quarantotto ore più tardi veniva ordinato l'arresto di due persone vicine a Davide Enderlin: la cantante elvetico-lituana Ginta Bikue Francesco Riva (direttore generale della Pallavolo Lugano – di cui Enderlin è presidente – che è subentrato al consigliere comunale quale amministratore unico di molte società precedentemente gestite da Enderlin). Poi c'è un quarto filone delle indagini, che riguarda il destino del patrimonio affidato prima di scomparire a Enderlin (o a persone a lui vicine) da Ester Barbaglia, l'82.enne cartomante comasca morta nel 2013 a Menaggio. Un'inchiesta quest'ultima che sembra coinvolgere anche un faccendiere italiano (consulente della cartomante) e che ha spinto gli inquirenti ticinesi a chiedere assistenza giudiziaria ai colleghi di San Marino, dove si sospetta siano transitati alcuni fondi.