«Erogati 1.450 crediti per quasi 200 milioni di franchi»

Fabrizio Cieslakiewicz questo momento di difficoltà qual è il ruolo della Banca dello Stato?
«Lo scopo di BancaStato è di sostenere l’economia cantonale. Si tratta del mandato pubblico. La banca è nata più di cento anni fa con questo scopo ed è proprio nei momenti difficili che esso riacquista tutto il suo significato. BancaStato è quindi chiamata ad agire concretamente per contribuire al rilancio dell’economia cantonale duramente colpita dall’urgenza COVID-19».
La «banca dei ticinesi» nell’ambito del piano COVID-19 ha già erogato parecchi milioni di franchi. Le richieste in questi giorni sono ancora importanti?
«Abbiamo erogato quasi 1.450 crediti COVID-19 per circa 200 milioni di franchi. Dopo una forte richiesta iniziale, che ci ha imposto un duro lavoro per far fronte con rapidità alla situazione, ora le richieste sono nettamente diminuite”.
A chi sono andati questi aiuti?
«A piccole e medie imprese ticinesi attive un po’ in tutti i settori economici. Le richieste più importanti sono state effettuate dalle PMI attive nei settori commercio e riparazioni di veicoli, costruzioni, alberghi e ristoranti, servizi domestici e attività professionali, scientifiche e tecniche».
Vi sentite di dire che chiunque ha ricevuto aveva reale necessità, o qualche furbetto lo avete scovato?
«Abbiamo da subito implementato una procedura per garantire un controllo delle richieste pur tenendo conto dell’urgenza della situazione. Abbiamo constatato veramente pochi abusi. In totale, abbiamo infatti respinto circa 150 richieste per questioni di natura soprattutto formale. Bisogna anche rilevare che per ottenere il credito il richiedente firma un’autocertificazione “forte”: fornendo informazioni false o incomplete si rende perseguibile penalmente per falsità in documenti e frode. È però vero che per ora l’utilizzo dei limiti concessi è inferiore al 50%, segno che le PMI riescono ancora ad affrontare relativamente bene la situazione. Questo è un segnale positivo, ma naturalmente molto dipenderà dall’evoluzione della situazione nelle prossime settimane”.
Cosa si sente di poter fare BancaStato che ancora non fa per il tessuto economico cantonale?
«Ritengo che sia opportuno sottolineare che gli interventi della Confederazione, dei Cantoni e delle banche sono stati tempestivi, concreti e importanti e hanno per ora permesso di evitare situazioni insostenibili. Alcuni settori sono e saranno però sicuramente più toccati di altri. Discutendo anche gli specialisti è subito apparso chiaro che ad esempio il settore dei datori di alloggio e della ristorazione o del turismo in generale è e sarà particolarmente colpito. Da qui, in collaborazione con il Cantone, il Dipartimento delle finanze e dell’economia e dell’Agenzia turistica ticinese, la proposta d’intervenire con una misura eccezionale».
Avete annunciato un puntuale sostegno per il turismo cantonale. C’è la consapevolezza che l’estate sarà la prima concreta occasione di rilancio?
«Ne siamo convinti. Oltre a l’importante aiuto diretto di 6,2 milioni di franchi, la campagna “Vivi il tuo Ticino” si prefigge di convincere i ticinesi a trascorrere le loro vacanze estive in Ticino soggiornando nei nostri datori di alloggio, cenando nei nostri ristoranti e vivendo le attrazioni del nostro bel Cantone. Inoltre, abbiamo delle indicazioni che molti nostri connazionali soprattutto della svizzera tedesca sceglieranno il Ticino per trascorrere le loro vacanze estive e questo non solo a causa dei rischi e le difficoltà superiori di viaggiare all’estero, ma anche per solidarietà verso il nostro Cantone che è stato una dei più colpiti».
Il vostro appello è rivolto ai ticinesi. Significa che contate sulla forza di reagire da parte delle famiglie per generare un turismo virtuoso?
«Se i ticinesi aderiranno in modo massiccio all’iniziativa, l’indotto sarà molto più elevato dei 6,2 milioni iniettati direttamente da BancaStato e contribuirà quindi concretamente al rilancio del settore. Inoltre, è importante rilevare che la campagna è stata pensata in modo modulare: ogni azienda attiva sul territorio può infatti facilmente agganciare degli sconti per la propria clientela agli sconti di base previsti a favore di tutti i residenti. In questo modo se altre aziende dovessero decidere d’intervenire per sostenere il turismo potranno farlo sfruttando il meccanismo già in essere».
Una curiosità: erogherete 6,2 milioni di franchi, un importo calibrato su quali basi?
«Si tratta naturalmente di stime che tengono conto del costo medio dei pernottamenti, del numero medio di pernottamenti, dell’utilizzo medio degli sconti, del valore degli sconti e dei costi di marketing. Secondo le nostre stime, elaborate in collaborazione con il DFE e l’ATT, il budget a disposizione dovrebbe essere sufficiente per coprire il periodo dal 22 giugno 2020 a fine settembre. Si tratta di un importo complessivo a disposizione che sarà utilizzato fino ad esaurimento e, quindi, se non consumato, la fine della campagna potrà essere posticipata. Infine, tengo a rilevare che l’iniezione diretta di 6,2 milioni di franchi è un importo importante per la Banca: rappresenta oltre il 10% dell’utile netto dello scorso anno ed è quindi un segno tangibile di quanto alla Banca sta a cuore il rilancio economico dell’economia cantonale e il benessere dei ticinesi».