Il caso

Ex funzionario del DSS, una conferenza stampa nelle prossime settimane

Questa mattina la Commissione gestione e finanze ha incontrato uno degli avvocati che ha stilato l'audit esterno sulla vicenda – Nelle prossime settimane un incontro con la stampa
©Gabriele Putzu
Paolo Gianinazzi
07.03.2023 15:00

Prosegue in Commissione gestione e finanze l'iter relativo all'audit esterno sulla vicenda dell'ex funzionario del DSS condannato nell'aprile del 2021 per coazione sessuale e violenza carnale. L'audit - affidato allo studio legale ginevrino Troillet Meier Raetzo - è giunto settimana scorsa sul tavolo della Commissione. E questa mattina, i commissari durante un'audizione durata oltre tre ore hanno potuto incontrare uno degli avvocati che ha stilato il rapporto finale (di circa 60 pagine) per sottoporgli alcune domande. Un incontro al quale seguirà, nelle prossime settimane, pure una conferenza stampa durante la quale gli estensori dell'audit presenteranno il rapporto ai media. Quest'ultima decisione, ci ha spiegato il presidente della Gestione Fiorenzo Dadò (il Centro), è stata presa all'unanimità dalla Commissione. 

«Siamo soddisfatti dell'incontro», ha spiegato Dadò al termine della riunione. «L'avvocato - ossia una delle persone che ha svolto l'indagine - ha risposto in maniera puntuale alle domande presentate dai commissari. Si tratta di un caso molto delicato, e sappiamo bene che le parole possono essere interpretate. Era quindi fondamentale poter sentire il parere degli esperti. O meglio, di chi ha direttamente svolto l'indagine».

Per il momento, però, sui contenuti dell'audit rimane il massimo riserbo. Perlomeno fino alla conferenza stampa prevista dopo la sessione del Gran Consiglio, ossia (verosimilmente) nella settimana tra il 20 e il 24  marzo. Ad ogni modo, ha precisato Dadò, il mandato dell'audit era chiaro: «Non è un audit per mettere in croce qualcuno. Bensì per fare in modo che in futuro casi di questo genere non possano più capitare». E quindi, va da sé, dal documento emergeranno anche alcune raccomandazioni all'indirizzo delle autorità cantonali. Ma queste, evidenzia il presidente, «andranno prima discusse a fondo in Gestione, per poi essere portate in Parlamento».

Viste le tempistiche strette, dunque, il documento approderà in ogni caso in aula nella prossima legislatura. 

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