Lugano

Ex Macello: accordo Città-USI

La parte residenziale del progetto «Campus Matrix» verrà realizzata in collaborazione con l'ateneo e regolata da un diritto di superficie a cui gli interessati stanno lavorando – Positivo l'esame preliminare del Cantone sulla variante di Piano regolatore
© CdT/Chiara Zocchetti
Valentina Coda
17.08.2023 06:00

Eppur si muove. Non stiamo parlando dell’inchiesta ancora in corso per i fatti dell’ex Macello, ma del filone che viaggia sul binario parallelo, ovvero quello della valorizzazione e riqualificazione del comparto tramite il progetto Campus Matrix. Ebbene, stando a quanto abbiamo appreso, il previsto nuovo edificio destinato alla residenza per studenti verrà realizzato in collaborazione con l’Università della Svizzera italiana (USI). La Fondazione per le Facoltà di Lugano dell'USI (la maggior parte dei suoi membri rappresenta la Città o l’ateneo, ndr) si è resa disponibile a prendere in mano il progetto di quella parte del comparto dell’ex Macello. Il tutto verrà definito nella forma di una convenzione tra la Città e l’USI che prevederà in particolare l'istituzione di un diritto di superficie per la parte residenziale a favore dell'ateneo. I dettagli verranno resi noti verosimilmente a inizio del prossimo anno, come rilevato dal capodicastero Sviluppo territoriale Filippo Lombardi, che si occupa della parte pianificatoria «Speriamo che il Municipio possa licenziare tre messaggi a inizio del 2024, ovvero quello della variante di Piano regolatore, il messaggio sull’accordo di diritto di superficie con l’Università per la parte residenziale e l’ultimo per la ristrutturazione della parte storica». La capodicastero Immobili, Cristina Zanini Barzaghi, conferma che i servizi stanno preparando quanto necessario per proseguire con la parte edile. "Desideriamo poter definire prossimamente il futuro assetto di questo comparto e coinvolgere il Consiglio comunale. Indipendentemente dalla procedura giudiziaria, è importante guardare avanti".

Ma questa non è l’unica novità relativa alla riconversione del comparto. Ieri è apparso sul Foglio ufficiale un avviso relativo proprio alla variante di PR dell’area, che di recente ha incassato il beneplacito (preliminare) del Cantone. Verrà pubblicata all’albo comunale nei prossimi giorni e ci rimarrà fino a metà settembre. Opposizioni permettendo, un ulteriore passo per ridisegnare l’area è stato fatto.

  © Durisch+Nolli Architetti Sagl
  © Durisch+Nolli Architetti Sagl

«Contenuti da formalizzare»

Nel 2018 la Città sottoponeva al Consiglio comunale una richiesta di credito di 450.000 franchi (accettato con 36 voti favorevoli, 11 contrari e 5 astenuti) per imbastire un concorso di architettura internazionale volto al recupero e alla valorizzazione dell’ex Macello. Concorso vinto, nel dicembre del 2020, dallo studio di architettura Durisch+Nolli Architetti Sagl (capofila), congiuntamente a un gruppo interdisciplinare di specialisti, con il progetto Campus Matrix che prevede una serie di spazi per manifestazioni ed eventi multidisciplinari, attività di coworking, caffè letterari, ristorazione e una residenza per studenti.

Visti i nuovi contenuti previsti dal progetto, la Città aveva avviato una procedura di modifica del Piano Regolatore allo scopo di creare le premesse pianificatorie necessarie alla loro concretizzazione. L’incarto è stato così spedito all’attenzione del Dipartimento del territorio per un esame preliminare. E il dossier è rimasto fermo fino allo scorso 31 maggio, giorno in cui il Cantone ha comunicato i risultati. «Questa variante si è resa necessaria per formalizzare alcuni contenuti, come la residenza per gli studenti – rileva Zanini Barzaghi –. La strada però è ancora lunga».

Dal canto suo, Lombardi esprime soddisfazione per il risultato favorevole scaturito dall’esame preliminare, «adesso attendiamo i canonici trenta giorni della consultazione e poi ci chineremo su quanto emergerà».

Paletti da non scavalcare

Ma in buona sostanza, in quali termini si è espresso il Dipartimento del territorio? In modo tutto sommato positivo, fatto salvo per delle puntualizzazioni che vincolano la Città a rimanere il più possibile fedele al progetto Campus Matrix, fermo restando che il complesso dell'ex Macello è tutelato quale bene culturale di interesse cantonale. «In generale la proposta di modifica è condivisa – leggiamo nel rapporto del Territorio –. La volontà del Municipio di creare le basi pianificatorie per la realizzazione di una "cittadella della cultura", attraverso il recupero degli edifici tutelati del complesso edilizio storico e la realizzazione di un nuovo volume, è ritenuta coerente con l'obiettivo di riconversione dell'area, anche in relazione della sua posizione all'interno della città». Per il Cantone, il progetto vincitore «costituisce il riferimento per determinare le regole a livello pianificatorio». In altre parole, bisogna attenersi al dossier in quanto «garanzia e punto di riferimento». Cosa che la variante proposta dalla Città non faceva propriamente del tutto. «Si chiede che la Città si doti di disposizioni normative più precise in grado di codificare maggiormente a livello pianificatorio quei principi essenziali che la reggono. Dal profilo dei contenuti si invita, invece, a meglio chiarire la disposizione che ammette la realizzazione di alloggi temporanei di breve e media durata prevalentemente legati all'attività accademica o connessi alle altre attività ammesse nella zona, in quanto, così come formulata, apre a diverse interpretazioni». Al netto di tutto, il Territorio ha evidenziato «alcuni aspetti puntuali che dovrebbero permettere al Municipio di affinare in modo consono i documenti da sottoporre all’adozione del Consiglio comunale».

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