Novazzano

Fallisce una ditta storica, in ventidue senza lavoro

L’Impresa Molteni SA è in liquidazione – Lo scioglimento imposto giunge dopo una prima parte di 2023 particolarmente complicata che ha visto sommarsi problemi di liquidità e burocratici – Disdetta del contratto per una ventina di dipendenti che ora sono supportati dal sindacato OCST
©CdT/Gabriele Putzu
Lidia Travaini
12.05.2023 06:00

Problemi di liquidità dovuti «all’esplosione dei costi delle materie prime nel 2022, a mancati incassi e difficoltà burocratiche», sommati tra loro, hanno creato una situazione irrisolvibile. A spiegarlo, con una voce amareggiata, è il titolare dell’Impresa Molteni SA di Novazzano. La storica ditta di famiglia ha chiuso i battenti, perché è stata dichiarata fallita. Ha cessato l’attività da pochi giorni, per la precisione dal 5 maggio. A confermarcelo e spiegarci le ragioni è il titolare Luciano Molteni, alle prese con le procedure amministrative legate alla chiusura forzata di un’azienda. Un’azienda che contava oltre 20 collaboratori, che di conseguenza sono restati senza lavoro. «Spiace molto per quanto sta succedendo, per fortuna so che qualcuno ha già trovato un nuovo impiego», aggiunge prima di tornare sul difficile inizio di 2023 con cui ha dovuto confrontarsi l’impresa edile fondata nel 1962 dal padre insieme a un socio: «A inizio anno ci siamo trovati in una situazione complicata finanziariamente. Però in un primo momento siamo riusciti a sanarla». Altri ostacoli si sono tuttavia ripalesati e in questo caso una soluzione non è stata trovata, almeno non in tempo visto che il titolare ci parla anche di un piccolo ritardo risultato decisivo nella consegna di documenti in Pretura.

A confermare la successione degli eventi è altresì il Foglio ufficiale: un primo fallimento pronunciato dalla Pretura del Distretto di Mendrisio-Nord il 17 marzo è stato seguito, pochi giorni dopo, il 20 marzo, da una decisione della Camera di esecuzione e fallimenti del Tribunale d’appello del Cantone Ticino che ha accordato effetto sospensivo al reclamo inoltrato contro la decisione di apertura del fallimento.

Meno di due mesi dopo però un nuovo avviso, ancora di fallimento, come si legge sul Foglio ufficiale dell’8 maggio. L’ultimo aggiornamento è del 10 maggio: il reclamo contro la decisione di apertura del fallimento è respinto, il fallimento è riaperto e la società è sciolta. Se sarà inoltrato ricorso contro tale decisione è ancora presto per saperlo.

«Siamo al loro fianco»

Trattandosi di un fallimento, i 22 lavoratori coinvolti hanno ricevuto le disdette dei contratti da parte dell’Ufficio fallimenti. Per supportarli in questi momenti è stato coinvolto anche il sindacato OCST. «La ditta in questione rappresenta una realtà molto importante per il Mendrisiotto, è una ditta storica e dispiace molto, sia per i lavoratori, sia per l’impresa stessa - ad esprimersi è il segretario regionale OCST Giorgio Fonio - L’obiettivo  è di aiutare il personale a ricollocarsi. Molti di loro sono vicini al pensionamento avendo lavorato per molti anni all’interno della ditta, in quanto era un’impresa molto seria e apprezzata dai lavoratori stessi».

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