Fari accesi, ecco le regole d'uso

LUGANO - C?è chi mette in risalto che le automobili consumeranno di più, c?è chi ritiene si debba intervenire in altri ambiti per migliorare la sicurezza e c?è chi pensa sia l?ennesima misura fine a se stessa imposta agli automobilisti.
Stiamo parlando della nuova disposizione che entrerà in vigore il 1. gennaio prossimo, cioè l?obbligo di circolare con i fari accesi anche di giorno. Se quanto obiettato all?inizio può essere considerato tutto vero, la Confederazione – che ha inserito questa norma nel secondo pacchetto della campagna Via Sicura – ritiene che sia un ulteriore importante tassello per migliorare la sicurezza sulle nostre strade.
In particolare in prossimità di imbocchi o incroci, i rischi di incidenti possono essere ridotti. Anche di giorno i veicoli che circolano con fari diurni o fari anabbaglianti accesi sono più visibili. Per tutti gli utenti della strada, anche per i ciclisti ed i pedoni. Questa disposizione è peraltro già obbligatoria in diversi Paesi europei e gode del sostegno incondizionato dal Touring Club Svizzero. Fra pochi giorni, allora, quando si salirà in auto, dovremo ricordarci di girare la manopola o far scattare la levetta sul cruscotto finché i fari saranno accesi. Altrimenti, in caso di controlli, si sarà passibili di multa: 40 franchi per l?esattezza.
Non tutti però devono compiere questi piccoli gesti. In effetti dal 2011, in base all?attuale diritto dell?Unione europea, le auto nelle quali le luci si accendono automaticamente dopo aver girato la chiave d?accensione sono già conformi alla prescrizione. Insomma, se possedete un veicolo di questo genere, dimenticatevi quanto scritto finora.
Ad ogni modo bisogna essere in chiaro su quale tipo di luci accendere per circolare in regola: anabbaglianti e fari diurni. In primis, come detto, gli anabbaglianti da accendere manualmente. Se volete evitare di compiere questo gesto ogni volta che vi mettere al volante, potete far collegare da uno specialista le luci direttamente all?accensione della vettura. Per quanto riguarda i fari diurni, il TCS spiega che «si tratta di luci supplementari ben visibili che tuttavia non abbagliano. Sono più deboli dei fari anabbaglianti e consumano poca energia, tra l?altro anche grazie al fatto che non sono accoppiati con le luci posteriori né con la plancia degli strumenti. I costruttori utilizzano sempre più, per i fari diurni, le lampadine a LED che consumano meno e durano più a lungo. La maggior parte dei veicoli di recente fabbricazione sono già dotati di fari diurni. Questi fari si accendono quando si avvia il motore e funzionano anche con i fari abbaglianti o anabbaglianti spenti».
Anche queste luci possono essere montate successivamente su un veicolo che originariamente non ne era dotato. Un kit di riequipaggiamento costa tra i 100 ed i 500 franchi, montaggio escluso. Gli esperti del TCS consigliano di affidare il lavoro a uno specialista al fine di rispettare le disposizioni legali relative all?avviamento elettrico e alla posizione di montaggio. Inoltre va accertato che il kit riporti la sigla d?omologazione «ECE-R 87», obbligatoria per legge, se si acquistano i fari da un rivenditore o attraverso Internet.
Nessuno nega che circolare con i fari accesi aumenti il consumo di carburante. Se si viaggia con gli anabbaglianti, l?incremento può essere calcolato attorno al 2%: «Quando si accendono, si azionano contemporaneamente le luci di posizione, le luci posteriori, l?illuminazione della targa e quella del cruscotto. In base al tipo di vettura, è possibile che si accendano anche altre luci all?interno dell?abitacolo. Si può quindi stimare che il fatto di circolare di giorno con i fari anabbaglianti accesi comporti un consumo complessivo tra 140 e 200 watt. Inoltre le lampadine dovranno essere sostituite con maggior frequenza. Tuttavia questo aumento può essere ampiamente compensato con uno stile di guida ecologico (eco-drive)».