Favole al telefono 2.0

LUDIANO - Favole al telefono. Chi, come noi, ha ormai i capelli grigi sicuramente ricorderà il meraviglioso libro di Gianni Rodari pubblicato la prima volta nel 1962 e nel quale sono raccolte le storie, o per meglio dire le favole, che il ragionier Bianchi di Varese, rappresentante farmaceutico in giro per l'Italia e condannato ad un settimanale pendolarismo, ogni sera alle nove in punto raccontava al telefono alla figlioletta che non riusciva a dormire. Ebbene, anche a Ludiano si potranno presto ascoltare le favole al telefono. Non quelle di Gianni Rodari, bensì i racconti per bambini e ragazzi letti da personaggi famosi a livello ticinese, ma anche dalla cosiddetta gente comune. Li si potrà ascoltare a Ludiano in una cabina di Swisscom che era destinata ad esser smantellata. Cabina telefonica che diventerà così una audiocabina. Promotrici dell’iniziativa del tutto nuova alle nostre latitudini sono l’Associazione Libera il Libro di Serravalle, nata proprio a Ludiano nel febbraio del 2016 con l’obiettivo di promuovere la lettura attraverso lo scambio di libri usati e incentivare attività culturali, e l’ated-ICT Ticino, attraverso la sua sezione ate4kids. La prima idea era quella di trasformare l’ex cabina telefonica di Swisscom in una bibliocabina per lo scambio di volumi, alla stregua di quanto già fatto in altre località. Ma all’Associazione Libera il Libro quell’idea andava un po’ stretta. «Perché non pensare a qualcosa di diverso, di più innovativo?» si sono detti i membri del comitato considerato anche che l’Associazione gestisce già tre strutture di questo tipo, ovvero la Soffitta del Libro, aperta settimanalmente, la Roulotte del Libro, aperta tutti i giorni in piazza, e, per i più piccoli, la Casina del Libro. E chi meglio dell’ated-ICT Ticino avrebbe potuto proporre una soluzione fuori dagli schemi? In effetti il progetto che verrà inaugurato ufficialmente il prossimo 30 agosto abbina la tradizione alla tecnologia. Detto in parole povere, come spiega al CdT la direttrice di ated-ICT Ticino Cristina Giotto Boggia, il telefono ormai in disuso della cabina Swisscom di Ludiano è stato trasformato in un lettore di storie per bambini e ragazzi. Come? Presto detto, almeno a parole: «La scheda interna del telefono - precisa Cristina Giotto Boggia - è stata modificata in modo tale da permettere la riproduzione dei racconti, una volta registrati i file audio ed aver digitato il rispettivo codice numerico». La durata media delle storie è di circa tre minuti e possono anche essere registrate in altre lingue. «Quelle attualmente a disposizione sono una trentina» rileva Lorena Scettrini, presidente dell’Associazione Libera il Libro. «Alcuni sono racconti inediti scritti appositamente per questo progetto, altri invece sono conosciutissimi». A dar voce ai racconti vi sono, tra gli altri, Fabrizio Casati, Pietro Aiani, Federico Soldati, Nick Antik, Franco Lazzarotto, Monica Piffaretti, Daniele Dell’Agnola, Matteo Casoni e Francesco Muratori. Nella lettura dei testi, che sono poi stati digitalizzati, si sono cimentati anche i membri dell’Associazione Libera il libro, in alcuni casi insieme ai loro figli. E a proposito di bambini e ragazzi, Lorena Scettrini tiene a sottolineare che il progetto sarà in costante evoluzione grazie al coinvolgimento dei docenti delle scuole della valle di Blenio che svilupperanno con i loro allievi dei percorsi di lettura e scrittura volti a portare nuove narrazioni registrate e trasmesse dall’audiocabina di Ludiano. «La nostra iniziativa - precisa Lorena Scerrini - è rivolta sia agli allievi delle elementari, sia a quelli delle medie i quali potranno creare testi che cambiano il destino dei loro protagonisti, componendo numeri diversi a dipendenza del percorso che si vuol far compiere ai personaggi. Dei racconti, ad esempio, con più finali che l’ascoltatore potrà scegliere a suo piacimento digitando i tasti del telefono trasformato in lettore di storie».
Se l’Associazione Libera il libro è decisa ad aggiornare costantemente i contenuti dell’audiocabina, l’ated-ICT Ticino non è da meno. Sta infatti già lavorando ad un altro progetto mirato alla trasformazione di cabine telefoniche in disuso. L’idea è di renderle ancora più interattive aggiungendovi, oltre al telefono che racconta delle storie, anche uno schermo per offrire qualche informazione supplementare sui racconti. O, perché no, trasformarle in wi-fi point pubblici. Oppure ancora tramutarle in postazioni per informazioni turistiche. «Ci piace adattare un progetto alle idee che ci balenano in mente man mano che lo sviluppiamo» conclude la direttrice di ated-ICT Ticino Cristina Giotto Boggia annunciando che i risultati di questo secondo progetto, sviluppato dai mentor di ated4kids con l’aiuto dei mentor junior saranno presentati al «Visionary Day 2019» che si terrà il 18 settembre al Palazzo di Congressi di Lugano.