Il caso

FC Chiasso salvato dalla politica ma non onora gli impegni

Diverse mensilità di affitto dello stadio non pagate al Comune, che solo un anno e mezzo fa evitò al club la relegazione in Prima Lega
Sullo sfondo, uno dei nuovi fari posati allo stadio.  (foto Reguzzi)
Patrick Colombo
18.12.2018 11:00

CHIASSO - È passato solo un anno e mezzo da quando, era il 3 maggio del 2017, le autorità politiche cittadine, approvando uno stanziamento di 560 mila franchi per posare il nuovo impianto di illuminazione rispettoso degli standard imposti dalla Lega Calcio Svizzera alle società professionistiche, salvarono da una pressoché certa relegazione in Prima Lega l’FC Chiasso. La notizia fu accolta dal club e dai suoi sostenitori, presenti con una folta delegazione alla decisiva riunione del Legislativo, come una rete siglata in pieno recupero. Unica contropartita imposta all’FC Chiasso era l’aumento del canone di locazione dello stadio Riva IV da 66 mila a 80 mila franchi annui. Tutti, soprattutto chi ha sostenuto il credito salvifico per il sodalizio calcistico, si aspettavano che quest’ultimo si sarebbe scrupolosamente attenuto ai patti. Così non è. La clamorosa notizia è trapelata nel corso del Consiglio comunale di ieri, quando il sindaco Bruno Arrigoni, visibilmente imbarazzato, incalzato da Marco Ferrazzini (US-I Verdi) ha dovuto rendere noto che l’FC Chiasso «è in ritardo di mesi» col pagamento degli affitti. Impossibile conoscere le cifre esatte, ma, conferma il capodicastero Sport di Chiasso Davide Lurati, «manca qualche rata, c’è stato, in particolare, un blocco estivo dei versamenti». In un incontro tenutosi nelle scorse settimane, l’Esecutivo ha invitato il club «a pagare regolarmente» gli affitti mensili di circa 6.800 franchi. Ai vertici dell’FC Chiasso è stato dato un termine, «all’inizio del 2019», per rientrare dal debito cumulato. «Confidiamo - afferma Lurati - che lo rispettino. Già in passato il club era noto come slow payer, but payer». A livello di immagine, tuttavia, dopo avere ricevuto dalla collettività il prezioso dono dei nuovi fari, la società non esce certo bene da questa vicenda. Anche perché risulta difficile capire come possa un club professionistico incontrare difficoltà a versare una cifra certo non astronomica come 6.800 franchi al mese.