Feste Durex, il promotore perde ancora

Organizzò eventi di stampo sessuale per minori e venne definito «pedofilo» dal Mattinonline - Il pretore assolve il portale
John Robbiani
05.08.2016 02:05

LUGANO - Le «Feste Durex» furono uno dei temi più battuti dalla stampa ticinese nella primavera del 2010. Si trattava di feste, organizzate in discoteca, rivolte ai giovani – anche ai minori di 16 anni – con chiari riferimenti sessuali (non a caso prendevano il nome da una nota marca di profilattici). La vicenda venne sollevata in Italia dalla trasmissione televisiva «Le Iene», che mandò in onda un servizio in cui si mostrava come durante i «Durex» si praticasse sesso promiscuo anche sotto lo sguardo di altri partecipanti. Si mise in campo anche la stampa ticinese, scoprendo che feste del genere erano state organizzate (ed erano in procinto di esserlo) anche in una discoteca di Lamone.

Del caso, con il solito «tatto», scrisse anche il Mattinonline (versione elettronica del Mattino della domenica) che attraverso due articoli pubblicati nel 2010 definì l'organizzatore (un italiano residente in Italia) «un pedofilo omosessuale». Articoli di cui l'uomo, il 10 marzo 2014, ha chiesto al pretore di Lugano la cancellazione (pretendendo anche 10.240 franchi di risarcimento). E negli scorsi giorni proprio il pretore di Lugano (Francesco Trezzini) ha chiuso il dossier respingendo in toto le richieste dell'organizzatore (patrocinato dallo studio Pasciuti & Partners) e, anzi, addossandogli 3.300 franchi di spese.

In questo articolo: