Politica

Festival, un primo sì al credito di 17 milioni

Piena convergenza della politica sul finanziamento pubblico del Locarno Film Festival richiesto per il quinquennio 2026-2030 dal Governo - Fabrizio Sirica: «Un sostegno a una manifestazione che è un fiore all’occhiello dell’intero cantone» - Convince la strategia adottata dalla nuova dirigenza
©JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Giona Carcano
27.05.2025 21:30

Un sì deciso al credito quinquennale di 17 milioni di franchi per sostenere il Locarno Film Festival. È quanto stabilito dalla Commissione Gestione e finanze, con tutti i partiti a sottoscrivere il rapporto unico che – di fatto – spiana la strada ai fondi richiesti dal Governo. Talmente spianata che la procedura in Parlamento sarà scritta, «perché non c’è nulla di rilevante da aggiungere rispetto al messaggio dell’Esecutivo e alle audizioni che abbiamo svolto nelle scorse settimane con i responsabili del Festival», spiega a questo proposito il co-relatore nonché presidente della Commissione Fabrizio Sirica (PS). Uno dei punti sui quali i deputati hanno voluto ottenere qualche delucidazione in più riguardava i quattro licenziamenti comunicati lo scorso anno dagli organizzatori, così come altri risparmi in termini di personale, in particolare tra le risorse in outsourcing. «Abbiamo chiarito tutti questi aspetti», conferma ancora Sirica. «Ad ogni modo, le competenze della Commissione sono piuttosto limitate per quanto riguarda la parte operativa e gestionale del Festival». Nonostante il ridotto margine di manovra, prosegue ancora il co-relatore (l’altra è la liberale radicale Alessandra Gianella), «ci siamo premurati che la responsabilità sociale, economica ed ecologica che deve orientare la gestione dei finanziamenti pubblici fosse data». Siccome tutti questi obiettivi sono raggiunti, ecco di conseguenza il nulla osta al credito. «Ribadiamo che il finanziamento va a sostegno di una manifestazione culturale, un fiore all’occhiello e che porta molto al territorio in termini di indotto». Nel rapporto, dunque, vengono messi in evidenza gli aspetti benefici che il Locarno Film Festival porta al cantone. «Senza dimenticare l’aspetto turistico per l’intera regione», conclude Sirica. La Commissione si è anche detta soddisfatta delle prospettive future indicate dalla nuova presidenza, come l’aumento dell’autofinanziamento e, quindi, della minore dipendenza dagli aiuti pubblici. Oppure ancora dell’aumento delle ricadute sul territorio. Tutti aspetti, appunto, che sposano gli auspici espressi dalla politica.

Un futuro solido

A convincere i commissari è stata quindi anche la solidità acquisita dal Festival negli ultimi anni. «Il Locarno Film Festival ha perseguito con successo una strategia di rafforzamento del partenariato privato, a complemento del sostegno pubblico. Il contributo aggiuntivo di mezzo milione di franchi concesso dal Cantone nel 2020 è stato chiaramente destinato a generare un effetto leva sul finanziamento privato. I risultati confermano l’efficacia di questo approccio: lo sponsoring privato è cresciuto del 55% dal 2020, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, passando da 4,2 milioni di franchi a 6,4 milioni».

Non solo: come sottolineato ancora nel documento, «oggi la quota dei contributi pubblici (Cantone, Confederazione e Comuni) rappresenta il 39% del budget complessivo, mentre quella dei partner privati si attesta attorno al 37–38%. Anche i ricavi propri derivanti da biglietteria, merchandising e attività collaterali (food & beverage) sono in ripresa, con margini di crescita ulteriori. Questo bilanciamento dimostra l’attrattività e la solidità del modello gestionale del Festival», che conferma di poggiare su basi solide.

Infine, guardando al futuro, anche la Commissione ha voluto approfondire la questione – centrale – delle date (si vorrebbe uno spostamento per non sovrapporsi a Venezia). «Una delle scommesse future del Festival riguarda proprio il rafforzamento della sua visibilità internazionale», viene ribadito nel rapporto. Ottenere di riflesso «una maggiore presenza di stampa statunitense e attrarre compratori e distributori internazionali. In quest’ottica, Locarno potrebbe ambire a diventare il punto di partenza simbolico della stagione degli Oscar, ad esempio programmando in Piazza Grande la proiezione di due o tre film in anteprima destinati al circuito dei premi. Tale strategia non comporterebbe uno snaturamento dell’identità del Festival, bensì ne valorizzerebbe ulteriormente la visibilità e il prestigio internazionale attraverso una leva già consolidata: l’attenzione dei media».