Finanze luganesi, «Il Municipio è fiducioso»

Risparmi. Disinvestimenti. Manovra di rientro. Il grosso tema politico, a Lugano, è quello finanziario. Il deficit stimato è di 24 milioni di franchi e a inizio maggio il Municipio ha presentato la manovra di rientro sulla spesa corrente con l’obiettivo di risparmiare 10 milioni. Ma non è finita qui: nelle prossime settimane seguiranno il Piano finanziario, le dismissioni (l’obiettivo è attenuare l’impatto degli investimenti ricavando 250 milioni sull’arco di due legislature, in particolare dalla cessione di proprietà comunali) e il Preventivo 2026. Il dibattito politico, è facile intuirlo, si preannuncia animato.
Il problema? L’indebitamento
E di finanze cittadine (ma non solo) si è discusso nel corso dell’assemblea sezionale del Centro di Lugano, tenutasi questa sera al capannone delle feste di Pregassona. Nel suo intervento, il municipale Filippo Lombardi ha detto che sì, «il panorama è difficile visto l’andamento delle finanze cantonali e comunali. A Lugano non siamo sull’orlo del baratro per quanto riguarda la gestione corrente, che dovremmo riuscire a tenere sotto controllo. Il problema riguarda l’indebitamento, che ci portiamo dietro dal passato. È giusto preoccuparsi di non scivolare dell’indebitamento e il Municipio presenterà delle proposte di risanamento della gestione patrimoniale. Guardiamo con fiducia a possibilità di rimettere le cose in ordine».
«Scelte condizionate»
Il tema delle finanze è stato affrontato anche dal presidente sezionale Paolo Beltraminelli. «In questa legislatura la Città deve contenere le spese: in altre parole deve adeguare al ribasso l’offerta oppure aumentare la pressione fiscale. Ma le scelte di Lugano sono pesantemente condizionate da decisioni che saranno prese a livello federale e cantonale, alle quali anche noi cittadini elettori parteciperemo. È molto difficile allestire un piano finanziario quando ci sono fattori esterni che potrebbero massicciamente condizionare lo sviluppo della Città. Le prossime votazioni del 28 settembre saranno un primo banco di prova. Dovessero essere accettate le due iniziative sui premi di cassa malati, che non sappiamo dove ci porteranno, il clima politico s’infiammerebbe ancora di più di quanto lo sia oggi. C’è tantissima gente esasperata che potrebbe votare sì, e questo sarebbe un problema».
«Si ascolti il Legislativo»
Ebbene sì, i prossimi mesi si preannunciano intensi dal profilo politico. Ne è cosciente anche il capogruppo Lorenzo Beretta Piccoli: «L’autunno luganese non sarà rovente, ma perlomeno tiepido. All’orizzonte cii saranno discussioni politiche importanti: il Municipio presenterà il Piano finanziario, le dismissioni e il preventivo. Mi auguro che l’Esecutivo faccia meglio di quanto fatto per il piano di risparmio sulla gestione corrente. La presentazione, lo scorso maggio, è stata frettolosa e approssimativa e sono state disattese alcune richieste del Consiglio comunale, ossia non toccare la scuola e la socialità». Beretta Piccoli ha infine invitato l’Esecutivo a una riflessione «più concreta e trasversale insieme a tutti i servizi della Città sul tema dei risparmi».