Politica

Finanze luganesi da risanare: «Vi abbiamo dato fiducia, non disattendetela»

La Commissione della gestione dà luce verde ai conti 2024 ma invita il Municipio a essere più coeso e rispettoso delle indicazioni del Legislativo nell’affrontare le imminenti misure di risparmio – «La nave ha forse rallentato, ma punta ancora l'iceberg»
© CdT / Gabriele Putzu
Federico Storni
24.06.2025 18:14

Un sì quasi corale ai conti del 2024 e un accorato invito al Municipio a rigare dritto nel delicato esercizio di risanare le finanze cittadine, cosa che finora non sempre è accaduta. Si può distillare così il rapporto della Commissione della gestione sul Consuntivo di Lugano, chiusosi con un piccolo disavanzo d’esercizio di due milioni di franchi. Rapporto firmato con riserva dal democentrista Tiziano Galeazzi e non sottoscritto, come ormai è tradizione, dai Verdi.

«Ci ha lasciato tutti perplessi»

Più che a quanto accaduto l’anno scorso, il messaggio politico della Gestione è rivolto all’agitato futuro dei conti cittadini e - constatato che «la nave ha forse rallentato la sua corsa di qualche nodo, ma la velocità di crociera è ancora sostenuta e la direzione è sempre quella dell’iceberg» - la richiesta al Municipio è di fare meglio di quanto fatto finora: «Il Consiglio Comunale ha dato fiducia al Municipio, aprendo un canale di concertazione tra i due livelli istituzionali. Ci si aspetta ora che la fiducia riposta non venga disattesa».

Tre la cose che non sono piaciute finora alla Gestione: la comunicazione delle misure («Le modalità un po’ concitate ed estremamente asciutte di esposizione e comunicazione dei risultati di questa prima fase ci ha lasciato tutti più che perplessi»); il fatto che l’Esecutivo non sembri coeso («Ci chiediamo quanto questo piano d’azione sia frutto di convincimenti collegiali del Municipio o dettato da fughe in avanti del Comitato di Risanamento Finanziario, non del tutto fatte proprie dall’Esecutivo»); e il mancato rispetto di richieste giunte dal Consiglio comunale («Nei preventivati dieci milioni di franchi di risparmi sulle spese sono stati toccati alcuni settori» - scuole e socialità - di cui si era «espressamente detto» che sarebbero stati esclusi, almeno per ora, dalle misure di rientro).

Le tre soglie di riferimento

Alla luce di tutto ciò la Gestione invita il Municipio «a partire dagli obiettivi che da anni il Consiglio comunale indica come soglie di riferimento». Vale dire: personale di ruolo attestato a pari condizioni a circa 1.300 unità (a fine 2024 eravamo a quota 1.315), livello di spesa di gestione corrente sui 460-470 milioni di franchi annui (466 milioni lo scorso anno) e investimenti netti annui attorno ai 60 milioni (75,4 nel 2024). Limiti non da fare propri in maniera dogmatica, «ma lo sforzo a tendere deve essere ben chiaro, con misure strutturali che permettano nel tempo di consolidare i risultati ottenuti. Già in sede di preventivo 2026 ci aspettiamo un deciso passo avanti, non necessariamente in termini di risultati assoluti, per i quali condividiamo ci vorrà del tempo, almeno nell’atteggiamento e nello sforzo».

Anche perché, ricorda la Gestione, il 2026 sarà l’anno dell’aumento del moltiplicatore d’imposta necessario a finanziare il Polo sportivo e degli eventi, «quantificato sino a oggi dal Municipio al 3%». Un aumento comunque non ritenuto, da solo, in grado di «contenere il debito se non affiancato da importanti misure di contenimento e reinvestimento». Misure non attuabili senza «il dialogo istituzionale e il contributo di tutte le forze politiche».

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