Finanze parrocchiali in crisi

A Chiasso si risparmia anche sul riscaldamento
Red. Online
14.03.2009 05:05

CHIASSO - Parla chiaro, come è abituato a fare, l?arciprete di Chiasso don Gianfranco Feliciani. Questa volta non dal pulpito ma dalle colonne dell?ultimo bollettino parrocchiale. «Forse più di uno l?ha intuito, magari semplicemente constatando con quanta parsimonia la chiesa arcipretale è stata riscaldata nei mesi invernali, che anche la parrocchia deve tirare la cinghia.L?imposta volontaria di culto, sempre più disattesa sia dalle imprese sia dai privati, stenta a coprire le normali spese correnti. È un dato di fatto: la situazione finanziaria della parrocchia di Chiasso non è attualmente delle più rosee». Il presidente del Consiglio parrocchiale, Cesare Conconi indica che «il contributo dei grossi istituti di credito subirà un tracollo valutato tra il 30 e 40%. Questo significa che a breve termine saremo confrontati con seri problemi di liquidità che comporteranno scelte dolorose. Bisognerà valutare l?ammontare degli stipendi delle cinque persone alle dipendenze della parrocchia, tra le quali i due sacerdoti. Si tratta di una massa salariale annua di 320.000 franchi su un fabbisogno preventivato per il 2009 di 680.000 franchi. Stessa musica a Mendrisio come conferma il presidente del Consiglio parrocchiale Massimiliano Ortelli: «Anche noi facciamo sempre più fatica a far quadrare i conti e a raccogliere i 250.000 franchi annui che ci servono per la gestione corrente".