Fondazione e Museo Mecrì verso il ridimensionamento

«A partire dalla prossima esposizione la Fondazione Mecrì cambierà gli orari di apertura. Non saremo più aperti dal martedì alla domenica ma il Museo sarà visitabile solo ed esclusivamente su appuntamento. Seguiranno aggiornamenti in futuro». È con questo lapidario annuncio, riportato anche sul sito, che la Fondazione Mecrì di Minusio annuncia che l’omonima casa museo, in via Mondacce, da settembre avrà delle aperture «mirate» e con il contagocce, solo su appuntamento appunto. Licenziato anche il curatore dell’attività espositiva, Diego Stephani, che secondo nostre informazioni continuerà a collaborare part-time e da esterno. Ieri abbiamo cercato di contattare i responsabili della Fondazione, per un chiarimento, ma senza successo.
Fondazione dal 2014
La Fondazione Museo Mecrì, inaugurata nel 2014, ha sede in una casa secolare nel nucleo Mondacce di Minusio. La collezione custodita è composta principalmente da opere di Aldo Crivelli (1907-1981) che è stato tra le figure centrali del panorama culturale ticinese del XX secolo. Uomo versatile e impegnato attivamente su più fronti, ha coltivato interessi in vari ambiti: dalla storia all’archeologia all’ arte e alla museologia, per citarne soltanto alcuni. Dedica tutta la vita alla crescita culturale ticinese, è un instancabile promotore della salvaguardia del patrimonio archeologico cantonale e un valido e apprezzato ricercatore. È tra i fondatori della Rivista Storica Ticinese e il suo archivio, conservato nella sede della Fondazione, comprende migliaia di documenti, tra manoscritti, volumi, riviste e fotografie.
L’attività espositiva e di ricerca della Fondazione Museo Mecrì si sviluppa invece seguendo due linee principali: la valorizzazione del patrimonio artistico e documentario di Crivelli e la proposta di mostre dedicate ad artisti figurativi contemporanei.