Viabilità

Fra un mese al via i lavori in via Basilea per trasformare la stazione

È il primo di una serie di cantieri che nel prossimo decennio cambierà il volto del comparto Città alta a Lugano - Il passaggio a livello sarà chiuso e la strada diventerà bidirezionale - Transito garantito durante la sistemazione
Quel che riserva il futuro.
Federico Storni
30.01.2020 06:00

La realizzazione della stazione di Lugano del futuro parte dalla sistemazione di via Basilea, fra un mesetto. E passa anche dalla chiusura e rimozione del passaggio a livello per accedervi da via Maraini, forse in contemporanea con l’apertura della galleria di base del Ceneri a fine dicembre 2020, forse un po’ più in là. Quelli su via Basilea sono i primi di una serie di lavori che cambieranno radicalmente il comparto Città alta e che si protrarranno (almeno) per otto anni, pressoché ininterrotti. Ma di questo - nuovo sottopasso pedonale di Besso, discenderia per accedere al tram-treno, sottopasso viario Genzana, sistemazione area ex-Pestalozzi - parleremo nelle prossime edizioni. Oggi ci concentreremo su via Basilea, per un investimento di 3,5 milioni di franchi (poco meno della metà a carico della Città). Briciole, a fronte dei 174 e rotti stimati per compiere tutti i lavori previsti nel comparto. Ma il suo impatto sarà comunque importante.

Provvisorio ma non troppo

Aiutandoci con l’immagine che accompagna queste righe, ricostruiamo le modifiche a cui sarà sottoposta da qui all’estate 2021 (data stimata di fine lavori) via Basilea. La carreggiata sarà spostata verso i binari e di conseguenza raddrizzata. Sarà introdotta la doppia direzione di marcia (non essendo più possibile accedervi tramite il passaggio a livello da via Maraini) ed entrerà in vigore una zona 30. Alle spalle dell’immagine, nei pressi dell’hotel Continental dove oggi sfocia il passaggio a livello, verrà piazzata una rotonda. Troveranno infine spazio una ciclopista, un marciapiede e nuovi parcheggi per auto, bus, moto e bici, nonché (vicino alla rotonda) quattro cassonetti interrati. Sarà anche l’occasione per rivedere tutte le infrastrutture ora nascoste dal manto stradale.

«È una sistemazione provvisoria», ci ha spiegato l’ingegnere Maurizio Solcà, responsabile della Realizzazione infrastrutture di Lugano, che abbiamo consultato per scrivere questo articolo. Provvisoria in questo caso significa una decina d’anni. Allora (sicuramente dopo il 2027) verrà completato l’anello viario attorno alla stazione (con un tunnel sotto al Tassino) e la futura rotonda di via Basilea esaurirà la sua funzione e sarà rimossa: la strada sarà quindi prolungata ed entrerà in galleria pochi metri dopo, verso il Tassino.

Torniamo all’immagine qui sopra. È l’auspicio dei progettisti per la versione definitiva di via Basilea, ma sarà già attuale terminati i lavori nell’estate 2021. Faranno eccezione i volumi bianchi sulla sinistra: si tratta del possibile nuovo fronte edificatorio su via Basilea, che è oggetto di una variante di Piano regolatore su cui torneremo nelle prossime settimane.

Barriere abbassate da quando?

Una delle priorità durante il cantiere, ci ha spiegato Solcà, sarà quella di far sì che per tutta la durata dei lavori via Basilea sia sempre transitabile al traffico. Anche per questo la Città ha chiesto alle FFS di chiudere per sempre il passaggio a livello su via Maraini il più tardi possibile. Questo significa che le barriere forse non smetteranno d’alzarsi a fine dicembre 2020, come si è scritto finora, bensì qualche mese più in là: «Stiamo cercando di concludere un accordo - ha detto Solcà. - La rimozione del passaggio a livello è dovuta al previsto incremento del traffico merci su rotaia atteso in seguito all’apertura della galleria di base del Ceneri, ma questo incremento sarà proporzionale, non immediato». Ogni mese guadagnato, per la Città, è un mese in meno in cui dover gestire un cantiere con il traffico in doppio senso.

Tragitti alternativi

Durante una serata pubblica sul futuro della stazione lo scorso novembre, il consigliere comunale Ugo Cancelli aveva lamentato una criticità: senza passaggio a livello si allunga il tragitto di chi oggi transita su via Basilea per andare a Besso: «Basterebbe una rotondina», aveva detto. Rotondina che auspicava venisse inserita dove oggi bus e autopostali si immettono su via San Gottardo. Per i tecnici però ciò non è fattibile, perché porterebbe alla saturazione il tratto stradale (creando quindi ingorghi), e lo stesso farebbe l’introduzione della possibilità di svoltare a sinistra nel tunnel di Besso scendendo dalla stazione.

C’è anche da rilevare che il passaggio a livello era già stato chiuso per un mese (soprattutto di notte) nel 2018 per lavori, e ci è stato riferito che allora non erano giunte particolari lamentele. Parimenti, vi era stato qualche borbottio quando anni fa era stata levata la possibilità, provenendo da Loreto, di svoltare a sinistra per immettersi nel passaggio a livello, ma oggi di lamentele per dover arrivare alla rotonda un centinaio di metri più in giù e tornare indietro non se ne sentono più.

Un lift ai piedi della scala

Nei prossimi mesi anche le FFS faranno dei lavori nella zona di via Basilea: installeranno un lift, ai piedi della scalinata Mimosa, per le persone con difficoltà motorie (la relativa domanda di costruzione è attesa a breve). Anche quest’opera, come la sistemazione di via Basilea, dovrà essere terminata nel 2021, in quanto solo così potrà partire il cantiere per costruire il nuovo sottopasso pedonale di Besso (che porterà alla chiusura di quello attuale). E solo con il nuovo sottopasso di Besso si potrà lavorare alla discenderia d’accesso al futuro tram-treno (nel 2022) e poi concludere il sottopasso stesso (2024). Ma di questi progetti e concatenamenti ci occuperemo a breve in un altro articolo.