Il messaggio

Franco Citterio: «State tranquilli, noi banche ci siamo»

L’associazione che riunisce gli istituti di credito garantisce che il settore è pronto a fare la sua parte: «Le ditte colpite potranno ricevere un sostegno sotto forma di crediti senza troppe lungaggini»
Franco Citterio, direttore dell’ABT. © CdT/Putzu
Red. Online
24.03.2020 18:51

Le banche hanno imparato le lezioni del passato e in questo momento difficile ci sono, solide e pronte a fare la loro parte: potremmo riassumere così il messaggio con cui Franco Citterio, direttore dell’Associazione bancaria ticinese, ha voluto tranquillizzare le attività economiche colpite dagli effetti della pandemia e con esse tutta la cittadinanza. «Se la crisi del 2008 colse molti istituti di credito impreparati, la lezione è stata appresa e nell’ultimo decennio le banche hanno rafforzato in modo importante tutte le misure atte a garantire liquidità e fondi propri in caso di crisi. Tanto la Finma, quanto l’Associazione svizzera dei banchieri e la Banca nazionale svizzera hanno voluto ribadire questo punto: le banche sono ben capitalizzate e in grado di rimanere operative anche in situazioni di forte stress».

In parole povere, c’è abbastanza fieno in cascina. E ciò permette di dare una mano alle aziende. «Le piccole e medie imprese, l’ossatura dell’economia ticinese e svizzera, vanno aiutate per evitare crisi di liquidità. Qui entrano in gioco lo Stato e le banche: il Consiglio federale sta avviando un programma di garanzie della portata di 20 miliardi di franchi, che permetterà alle ditte interessate di ricevere, senza lungaggini, un sostegno importante sotto forma di crediti». Gli importi fino a mezzo milione saranno pagati subito dalle banche e totalmente garantiti dalla Confederazione, mentre quelli di entità superiore saranno garantiti all’85% da Berna e subordinati a una breve analisi. «L’intervento è importante - ribadisce Citterio - basti pensare che gli importi creditizi fino a mezzo milione dovrebbero permettere di aiutare oltre il 90% delle imprese colpite dal Covid». A breve dovrebbero essere ufficializzate le indicazioni del caso.

Oltre alle misure citate, le banche stanno aumentando la flessibilità nel pagamento degli ammortamenti o dei canoni di leasing alle imprese più in difficoltà. Senza dimenticare un altro genere di iniziative: quelle interne. «Gli istituti di credito sono stati fra i primi attori a implementare le misure di sicurezza per i propri dipendenti - conclude Citterio - Gli impiegati sono tutelati, ma anche loro, come tanti lavoratori, vivono una situazione straordinaria e indubbiamente stressante. Nonostante ciò, continuano a garantire i servizi necessari e per questo anche a loro va un sentito ringraziamento».

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