Lavoro

Frontalieri, domiciliati: tutte le cifre di Mendrisio

I diversi atti politici inoltrati al Municipio, e le relative risposte, permettono di fare una radiografia dell’occupazione sul territorio (e nell’amministrazione) – Aumentano i lavoratori provenienti da fuori Comune, così come le aziende – E a palazzo civico? 368 collaboratori, il 56% risiede in Città
©CdT/Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
23.04.2025 06:00

È tempo di «conti» in Città. L’amministrazione di Mendrisio, infatti, da qualche settimana snocciola cifre. E non stiamo parlando soltanto delle finanze: i consuntivi, a tal proposito, hanno fatto registrare cifre nere (quasi 5 milioni di franchi), ribaltando le previsioni che riportavano cifre rosse. In Città, in realtà, da qualche settimana è in corso, se vogliamo, una sorta di radiografia del mondo del lavoro. E ciò avviene grazie alle interrogazioni depositate da diversi consiglieri comunali, come pure grazie alle risposte fornite dal Municipio.

I primi ad ottenere delucidazioni sono stati i membri del Legislativo della Lega (prima firmataria Simona Rossini). Il tema? In estrema sintesi: la forza lavoro impiegata sul territorio di Mendrisio. Nel documento i consiglieri comunali chiedevano se, a Mendrisio, i frontalieri fossero diminuiti come in Ticino e nella Svizzera orientale. Ebbene, la risposta è «no»: i lavoratori frontalieri – nel quarto trimestre 2024 in rapporto allo stesso periodo dell’anno precedente – sono aumentati. «L’aumento – scrive l’Esecutivo – è riconducibile al fatto che, da oltre un decennio, Mendrisio ha una crescita superiore alla media cantonale. Tra il 2011 e il 2022 il numero di aziende presenti sul territorio cantonale è cresciuto del 18%, a Mendrisio del 31%. Stesso discorso per l’evoluzione dei posti di lavoro: in Ticino +17%, in città si è invece registrata una crescita del 24%. Tornando alla questione frontalieri: quanti ve ne sono sul territorio comunale? Alla fine dello scorso anno erano 11.201, mentre a fine 2023 il numero si è attestato a 10.851.

E nell’amministrazione?

Fatta questa analisi ad ampio spettro, i consiglieri comunali della lista civica Per Mendrisio – Tiziano Fontana e Antonia Bremer Bernasconi – offrono lo spunto per addentrarsi all’interno dell’amministrazione comunale. «I dipendenti comunali impiegati dalla Città di Mendrisio nominati o incaricati – risponde l’Esecutivo a precisa domanda – sono 368» e in questa cifra sono compresi i municipali, gli apprendisti, gli stagisti e gli ausiliari di utilità pubblica. Di questi, 207 – ovvero circa il 56% – sono domiciliati a Mendrisio. Tra i «non domiciliati» rientrano anche due frontalieri (cittadini svizzeri residenti all’estero). Entrando ancor più nel dettaglio, il Municipio aggiunge che 93 collaboratori (49 dei quali domiciliati fuori Mendrisio) percepiscono uno stipendio superiore ai 100.000 franchi annui.

Nessun obbligo di domicilio

Fontana e Bremer Bernasconi chiedono, a questo punto, se non si ritenga opportuno inserire nelle future offerte di lavoro l’obbligo di domicilio nel Comune al momento dell’assunzione o dell’entrata in carica. Risposta negativa: «Il Municipio – si legge – ritiene che inserire il requisito preferenziale dell’obbligo di domicilio nel Comune possa limitare la partecipazione ai concorsi di figure con competenze specifiche richieste per determinate funzioni». Non va comunque dimenticato che, nel Regolamento organico dei dipendenti, «A parità di requisiti, è data la preferenza ai candidati domiciliati nel Comune».

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