Frontalieri, l'INPS taglia le indennità

VARESE - L'Istituto nazionale italiano di previdenza sociale (Inps) - indica il portale dello stesso istituto - ha deciso ridurre le indennità di disoccupazione e la durata delle prestazioni da 12 a 8 mesi ai lavoratori frontalieri in Svizzera. Secondo quanto comunicato dal direttore regionale dell'Inps, Giuliano Quattrone, in base ai nuovi regolamenti europei i frontalieri non godono più di un trattamento speciale (indennità versata per 360 giorni al massimo) ma sono sottoposti alla legislazione italiana ordinaria in materia di disoccupazione. Dal canto suo, il Paese in cui i frontalieri hanno lavorato per ultimo - in questo caso la Confederazione - rimborsa allo Stato di residenza i primi tre mesi di indennità. Tuttavia, secondo il portale insubrico, in diversi casi il pagamento dell'indennità è stato interrotto del tutto da parte dell'Inps.
E le reazioni non si sono fatte attendere: «l'avevamo previsto e così nella totale indifferenza di Governo, sindacati e partiti italiani, tra tre giorni lavoratori frontalieri disoccupati, non percepiranno più la relativa indennità di disoccupazione né dall'Inps né dalla Svizzera», riferisce all'ANSA il senatore della Lega Nord, Fabio Rizzi.
Il senatore varesino si autodefinisce un «cattivo profeta» in quanto il 15 giugno 2010 presentò un disegno di legge (ddl), finalizzato a risolvere la situazione ma che «a distanza di oltre due anni - sottolinea Rizzi - giace come lettera morta, in virtù del fatto che a nessuno interessa il destino di poche migliaia di frontalieri, residenti in Insubria».