Galeazzi non sarà sospeso (per ora) dalla funzione di Municipale
Il Consiglio di Stato, non applicherà il provvedimento di sospensione dalla funzione di Municipale di Lugano per Tiziano Galeazzi. Lo ha confermato stamani in una nota odierna, nella quale spiega che, quale Autorità di vigilanza sui Comuni, ha preso atto del procedimento penale in Italia che coinvolge il membro dell'esecutivo luganese, ma che tuttavia «non si reputa che al momento siano presenti i presupposti che impongono l’applicazione del provvedimento della sospensione, misura che incide peraltro in modo importante nelle scelte dell’elettore».
Galeazzi, ricordiamo, è stato rinviato a giudizio dal Giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Bergamo per reati contro il patrimonio. Reati che il municipale ha già contestato nelle sedi opportune.
«I contenuti della procedura penale italiana che coinvolge il municipale, pure alla luce del citato Decreto, non appaiono ancora definiti. Non si è in possesso di elementi precisi per inquadrare circostanze di fatto, di tempo e di luogo in relazione ai comportamenti per i quali egli è imputato nel procedimento in Italia, tutti elementi di rilievo nell’applicazione della misura. L’Autorità di vigilanza non ha peraltro alcuna competenza per appurare tali elementi».
«È però riservata la possibilità di rivedere questa conclusione qualora emergessero nuovi elementi finora non noti, in particolare a dipendenza dell’evoluzione della procedura penale», conclude la nota del Consiglio di Stato.