Geometrie, benefici, soldi già spesi: tutto (o quasi) sulla nuova variante Agno-Bioggio

Mercoledì abbiamo spiegato in lungo e in largo perché la costruzione della circonvallazione Agno-Bioggio è tutt’altro che scontata, per usare un eufemismo. Per oggi mettiamo da parte tutti gli ostacoli ed «entriamo» dentro il progetto, evidenziandone anche aspetti di cui non si era mai parlato.
Tram: intrecci e intoppi
La circonvallazione è legata a doppio filo alla rete tram-treno del Luganese. Lo sviluppo del progetto stradale parte dal presupposto che al momento della sua realizzazione, la tappa prioritaria del tram sarà già in esercizio, o per lo meno che le opere principali saranno già realizzate. Un altro assunto, si legge nel messaggio del Governo, è il fatto che al momento della costruzione della Agno-Bioggio, la linea di collina della FLP sarà messa fuori esercizio. Infatti, il progetto prevede lo smantellamento del tratto a ovest del Vedeggio e del cavalcavia sopra l’autostrada, entrambi in conflitto con il tracciato in superficie della circonvallazione stessa. A fronte di ciò, il Governo fa presente che «con la messa in esercizio della rete tram-treno del Luganese e il rispettivo aumento della frequenza di circolazione da 15 a 10 minuti per direzione, senza la realizzazione della circonvallazione, la situazione viaria tra la piazza Vicari di Agno e la zona Piodella si aggraverà rispetto a quella attuale, in quanto l’incrocio tra la cantonale e la linea FLP continuerà ad essere gestito con un passaggio a livello che bloccherà con maggior frequenza il transito dei veicoli».
Slalom gigante
Da sud verso nord, la circonvallazione scavalca la linea della FLP in zona Vallone tramite un viadotto, prosegue poi per un chilometro attraverso i terrenni vicini al lago e giunge al raccordo della Piodella, dove con un sottopasso attraversa via Lugano. Da qui il tracciato prosegue per circa due chilometri lungo l’argine destro del fiume Vedeggio all’interno dell’area aeroportuale (schermando parzialmente la strada per evitare che i veicoli abbaglino i piloti di velivoli) e raggiunge la nuova strada di raccordo con Via Mulini a Bioggio. Il tracciato passa poi sotto al futuro viadotto Cavezzolo previsto dal progetto del tram-treno, prima di compiere una curva a 90 gradi per allacciarsi alla Crespera (via Lugano) e raggiungere infine il nodo delle Cinque Vie a Bioggio.
Più veloci anche i bus
Con la realizzazione della circonvallazione, le linee regionali (linea 432 e 435) dirette nei due principali punti di interscambio passeranno attraverso questo nuovo collegamento stradale, mentre il percorso della linea 430 (Lugano-Agno) rimarrà invariato. Le altre linee manterranno i loro percorsi attuali.
Evitare almeno qualche cesura
Con la costruzione della circonvallazione saranno necessari interventi puntuali per garantire la continuità dei percorsi ciclopedonali ed evitare un effetto di cesura tra le porzioni di territorio a monte e a valle del tracciato. È importante sottolineare che la Agno-Bioggio non sarà accessibile alle biciclette nel comparto di Agno e in quello centrale.
In sei minuti a Ponte Tresa
Che la circonvallazione toglierebbe molte auto dalle strade attuali, è indiscusso. Il messaggio governativo dà qualche cifra a riguardo, stimando ad esempio una riduzione di 16-20 mila veicoli al giorno sulla Strada Regina fra Agno e Bioggio. La «scorciatoia» collinare lungo le vie Vidighetto e Prada vedrebbe invece sparire circa 3 mila auto al giorno:un’altra vita. Da notare che le cifre riportate derivano da un confronto (o meglio, una stima)fra i flussi che potremmo avere nel 2040 con o senza la realizzazione della Agno-Bioggio. Detta in altre parole, se il traffico nei prossimi anni dovesse continuare ad aumentare, la circonvallazione potrebbe al massimo salvarci da un ulteriore peggioramento della viabilità. Più completa la stima sui come cambierebbero i tempi di percorrenza da Bioggio (Cinque Vie) a Ponte Tresa: le simulazioni indicano 11 minuti oggi (non in orario di punta, ovviamente), 6 minuti e mezzo nel 2040 con la nuova strada e 15 minuti senza.
Un po’ di qualità
Il progetto del Cantone prevede anche delle misure fiancheggiatrici. Due, in particolare. Da un lato la riqualificazione della dell’attuale Strada Regina, che verrebbe declassata migliorando l’accessibilità al trasporto pubblico e ai percorsi della mobilità lenta, dall’altro la realizzazione del «Parco lineare del Vedeggio», pensato per valorizzare la biodiversità e favorire lo sviluppo di nuove aree di qualità per chi ama godere dell’aria aperta.
Trentadue sono andati
Di soldi per la circonvallazione Agno-Bioggio, il Gran Consiglio negli anni scorsi ne ha già stanziati per un totale di148 milioni fra progettazione e realizzazione. Altri tempi, altro progetto, altro tutto. La richiesta attuale di 337 milioni è tecnicamente un aggiornamento dei crediti concessi in precedenza. Concessi e in parte già spesi: 8,2 milioni sono stati sborsati per gli espropri (acquisendo alcuni stabili in zona Vallone), 18,1 milioni per la progettazione (studi preliminari, vari progetti di massima e progetti definitivi) e 5,5 milioni per una prima serie di lavori (sondaggi geologici e prove di laboratorio, rilievi e monitoraggi, parziale spostamento di un gasdotto ad alta pressione delle AIL) per un totale di 32 milioni.