Gestori, drizzate le antenne: tempi duri per il 5G

Una manciata di domande di costruzione pubblicate o in pubblicazione e oltre una decina «congelate». È questo il primo bilancio a cinque mesi dall’approvazione da parte del Municipio di Lugano del Piano di gestione delle antenne per la telefonia mobile. Piano voluto per disciplinare l’introduzione della tecnologia 5G, anche se nella relativa variante di Piano regolatore la sigla 5G non appare mai, così come nelle domande di costruzione che abbiamo visionato. Ma di quello si tratta.
Di cosa stiamo parlando
La tecnologia 5G è uno nuovo standard per la comunicazione mobile per aumentare drasticamente la velocità di comunicazione, ottimizzando la trasmissione dati e rendendola più veloce. In Svizzera potrà essere utilizzata solo su frequenze analoghe a quelle già oggi in uso. La sua introduzione si sta però scontrando con diverse opposizioni. A preoccupare sono le incognite legate a possibili effetti negativi per la salute. Preoccupazioni che hanno portato il Governo ticinese già nel 2015 a incentivare i Comuni a «dotarsi di una pianificazione positiva degli impianti di telefonia mobile secondo il cosiddetto modello a cascata, che definisce le zone in cui è preferibile collocare gli impianti senza tuttavia escludere in modo assoluto che possano essere installati anche nelle restanti zone». Lugano ha introdotto il modello a cascata lo scorso luglio. Questo prevede cinque livelli di priorità per l’inserimento delle antenne. Si va dalle zone per il lavoro (priorità 1) alle aree nel raggio di 100 metri da scuole, case anziani e ospedali (priorità 5). I gestori delle antenne, se vogliono installarne di nuove o aggiornare le esistenti in zone diverse dalla 1, devono di volta in volta dimostrare che non sono disponibili ubicazioni nelle zone con priorità maggiore. Il Piano di Lugano è al momento al vaglio preliminare del Cantone, poi arriverà sui banchi del Consiglio comunale per la sua approvazione. Ma si sta già facendo sentire.
Un caso concreto
«Le faccio un esempio: se vuole costruire uno stabile di sei piani su un terreno che lo permette ma per cui è previsto di portare l’altezza massima a cinque, difficilmente accetterò la sua domanda di costruzione ». Così il capodicastero Pianificazione di Lugano Angelo Jelmini spiega perché, anche se non è ancora in vigore, il Piano di gestione delle antenne di telefonia mobile produce già effetti: «Le domande di costruzione devono essere comparate con il diritto vigente e con quello prospettato». Concretamente, cosa significa? Prendiamo ad esempio una domanda di costruzione inoltrata di recente da Salt, che vuole aggiornare il suo sistema mobile in via Stazione 17 a Pregassona (priorità 3: zone abitative semi-intensive e intensive). Il gestore scrive che l’aggiornamento è «necessario per il mantenimento della copertura del segnale» e che «nell’area circostante non si registrano zone in priorità più alta ». Viene anche specificato che «un secondo sito in zona Pregassona/ Orino è in fase di ricerca » e che «Salt ha valutato le diverse possibilità e ha concluso che l’aggiornamento è necessario e rispettoso da un punto di vista della sicurezza dei luoghi sensibili».
Congelate, non sospese
I gestori devono quindi già dire la loro sulla questione delle priorità. Chi non lo fa non si vede pubblicare la domanda di costruzione, che resta «congelata ». «Ma non sospesa - precisa Jelmini. - Quello di sospendere una domanda per un conflitto pianificatorio è uno strumento che, ad oggi, non abbiamo mai usato in quest’ambito ». Per la Città, semplicemente, senza informazioni riguardo le priorità, l’incarto «non è maturo». Sta quindi ai gestori integrare queste informazioni nelle loro domande. Non tutti lo stanno facendo. Una volta pubblicata, la domanda di costruzione deve poi essere valutata dal Cantone (favorevolmente o negativamente). Cantone che deve anche tener contro di eventuali opposizioni, che finora non sono mai mancate: anche a Pregassona, per tornare al caso concreto precedente, alcuni residenti si stanno preparando a dare battaglia contro l’aggiornamento voluto da Salt.