Ticino

Giovani e disagio psicologico, dalla politica un passo in avanti

Il Gran Consiglio, all’unanimità, ha approvato la Pianificazione sociopsichiatrica per il periodo 2022/2025 – È prevista la creazione di un’unità di cura integrata per minorenni e il potenziamento dei Centri psicoeducativi - De Rosa: «Misure necessarie di fronte alle lacune attuali»
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Paolo Gianinazzi
21.09.2022 06:00

Malgrado qualche perplessità iniziale sugli aspetti finanziari del progetto, in particolare da parte dell’ala destra del plenum, il Parlamento cantonale all’unanimità ha detto sì alla Pianificazione sociopsichiatrica cantonale per il prossimo quadriennio (2022/2025).

Un documento, elaborato dal Dipartimento sanità e socialità (DSS) che, a fronte di un investimento netto di poco più di 4 milioni di franchi, intende migliorare in maniera sensibile tutto il settore della psichiatria in Ticino. Il tutto, con un occhio di riguardo particolare per giovani e giovanissimi.

Per gli adolescenti

Non a caso, il progetto principale e più oneroso della nuova Pianificazione (con una spesa netta di 3,23 milioni di franchi sul totale di 4,13 milioni) prevede la creazione di un’unità di cura integrata per minorenni dotata di dieci posti letto per i giovani adolescenti che necessitano di un ricovero ospedaliero a causa della loro malattia.

Una misura necessaria perché, come fatto notare da più parti durante la discussione in aula, oggi la presa a carico di questi giovani con disturbi psichiatrici avviene nelle cliniche per adulti, le quali però non sono specializzate (o attrezzate) per questa particolare casistica.

Insomma, come evidenziato dal relatore del rapporto commissionale, il liberale radicale Matteo Quadranti, «questa nuova offerta sarà in grado di rispondere in maniera più consona ai bisogni di questa fascia della popolazione».

O per dirla con le parole di Giorgio Fonio (Il Centro/PPD), «si tratta di 4 milioni investiti per il nostro futuro, affinché situazioni patologiche al loro esordio non abbiano a diventare croniche in età adulta».

E per i giovanissimi

Restando sul tema dei giovani, un altro importante cantiere che prenderà il via con questa Pianificazione riguarda il potenziamento dei Centri psicoeducativi (CPE), ossia i servizi pedopsichiatrici dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale che accolgono bambini di età compresa fra i 2 e 12 anni. In questo caso, il progetto del DSS prevede la creazione di un nuovo CPE nel Luganese (oltre a quello già oggi presente) e il potenziamento di quelli di Gerra Piano e di Stabio, oltre alla creazione di un’«antenna» per le Tre Valli.

Ma anche per gli anziani

Ma a ricevere elogi da parte del plenum è stato pure il fatto che la Pianificazione prevede interventi per tutta la popolazione: dall’infanzia fino alla terza età. Per gli anziani, ad esempio, è stato previsto di potenziare il Servizio di psichiatria geriatrica territoriale dotandolo di due équipe territoriali autonome (una per il Sopraceneri e una per il Sottoceneri). «Si tratta di proposte che toccano tutte le fasi della vita», ha ad esempio sottolineato il deputato della Lega Eolo Alberti. E lo stesso Alberti, pur portando il sostegno della Lega al progetto del DSS, ha voluto anche porre l’accento sull’attenzione, necessaria, all’obiettivo di risanamento della spesa pubblica, spiegando di trovare «confortante» il fatto che il DSS abbia deciso di ‘spalmare’ questi nuovi oneri tra il Preventivo 2023 e il Piano finanziario per il periodo 2024-2026.

Un «convinto» sostegno al progetto è invece stato confermato dal PS, con il deputato Danilo Forini ad esclamare, nel suo discorso, uno squillante «finalmente!». Riferendosi alla creazione dell’unità di cura integrata per minorenni, Forini ha infatti spiegato che così facendo, «finalmente, ci apprestiamo a sanare una delle più grandi lacune del cantone riguardo all’infanzia in difficoltà». Il socialista non ha poi mancato di lanciare una frecciatina all’ala destra del Parlamento, criticando chi vorrebbe dare priorità, rispetto alla salute mentale della popolazione, al pareggio dei conti o agli sgravi fiscali. In questo senso, secondo Forini «la Pianificazione avrebbe pure potuto chiedere di più».

Lara Filippini (UDC), portando il sostegno del suo gruppo alla Pianificazione, ha dal canto suo fatto un «plauso» al DSS per aver «convogliato tutte le risorse a disposizione a favore dei giovani, che hanno subito questo periodo difficile, in particolare dopo la pandemia». Detto ciò, Filippini ha pure tenuto a ribadire la necessità di «occuparsi anche delle cause e non solo dei problemi». E a questo proposito ha messo l’accento sull’importanza di monitorare costantemente l’efficacia e l’efficienza (anche dal punto di vista finanziario) delle misure proposte.

Anche la capogruppo dei Verdi Claudia Crivelli Barella ha espresso soddisfazione per la creazione dell’unità di cure integrate per minorenni: «Oggi la loro presa a carico avviene in cliniche per adulti o nel reparto di pedopsichiatria dell’ospedale Civico. Ma la convivenza in questi reparti tra adolescenti e adulti è inopportuna ed è stata pure criticata dalla Commissione nazionale per la prevenzione della tortura». Allo stesso tempo, però, anche secondo la granconsigliera ecologista (come per il PS), la pianificazione avrebbe potuto andare oltre. In particolare, per Crivelli Barella «bisognerebbe agire sul fronte della prevenzione, rafforzando i servizi medico-psicologici nelle scuole, affinché si possa cogliere per tempo certi segnali di disagio».

Una portata «umana»

Il consigliere di Stato titolare del dossier Raffaele De Rosa, riguardo alla creazione dell’unità di cure integrate per minorenni e al potenziamento dei Centri psicoeducativi, ha parlato di «interventi necessari di fronte alle lacune riconosciute dell’attuale rete di presa a carico». Altrimenti detto: non si poteva più aspettare. E sulle perplessità finanziarie ha affermato: «Si è parlato anche di contenimento della spesa. Ma la vera portata di questa Pianificazione non è finanziaria, bensì umana. Chi ha potuto toccare con mano quanto soffrono le persone in ambito psichiatrico sa di cosa sto parlando. Oggi avete l’occasione di tradurre gli auspici in misure concrete a favore dei cittadini più vulnerabili». Un appello, come detto, accolto senza tentennamenti da parte del Gran Consiglio: 70 i favorevoli, zero i contrari.

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