Giustizia, una «colonna» in più per la Pretura penale

Con la trasformazione digitale, per la Giustizia ticinese presto dovrebbero arrivare anche puntuali potenziamenti in termini di risorse umane, sia temporanei sia strutturali.
Il Consiglio di Stato ha infatti approvato la scorsa settimana un messaggio relativo all’ammodernamento del sistema informatico in uso nella Magistratura. E, con esso, ha pure proposto «potenziamenti temporanei e ordinari per la Pretura penale e il Ministero pubblico».
Il messaggio in questione riguarda l’introduzione dell’applicativo informatico «MyABI/Juris», necessario per sostituire l’attuale sistema (definito «datato e obsoleto») e soprattutto necessario in vista del progetto «Justitia 4.0», la riforma per la trasformazione digitale del terzo potere dello Stato in Svizzera. Ora, per gestire in modo adeguato l’introduzione del nuovo applicativo informatico, il Governo – d’intesa con le autorità giudiziarie interessate – propone come detto un potenziamento delle risorse umane.
In primis per la Pretura penale, siccome l’attuale pretore di Riviera è stato inserito nella direzione del progetto «MyABI/Juris». Per la sua parziale sostituzione sarà designato un pretore straordinario temporaneo nella misura del 50%, attribuito esclusivamente alla Pretura penale sino al 31 maggio 2030. Questa figura, poi, sarà affiancata da un vicecancelliere supplementare, sempre nella misura del 50%.
Un potenziamento temporaneo, poi, viene proposto pure per il Ministero pubblico. È infatti prevista la nomina di un procuratore pubblico straordinario, a tempo pieno, per un periodo di almeno tre anni, dal 2026 al 2028. Oltre a ciò, alla Procura saranno pure aggiunti due segretari amministrativi.
Ma non è finita qui. Anzi. Nel medesimo messaggio l’Esecutivo ha pure colto l’occasione per un potenziamento ordinario della Pretura penale, «a fronte dell’accresciuta attività registrata negli anni», tenendo conto che la sua composizione è invariata dal 2006. In sostanza, alla Pretura penale sarà attribuita un’ulteriore «colonna ordinaria», composta da un pretore, un vicecancelliere e una figura amministrativa. Un potenziamento necessario per fronteggiare il sovraccarico di lavoro alla Pretura penale e ridurre dunque anche i tempi di attesa per agendare un processo. Ma non solo. Sarà necessario anche perché, nel medesimo messaggio, il Governo propone un’estensione delle competenze della Pretura penale, che (se la proposta verrà accettata) tratterà i casi per i quali il procuratore pubblico propone una pena detentiva fino a sei mesi di carcere (oggi sono tre) o una pena pecuniaria di 180 aliquote giornaliere (oggi sono 90). Casi, questi, che oggi vengono trattati alle assise correzionali del Tribunale penale cantonale. Si tratta, si legge nel messaggio, di circa 50 incarti all’anno.
Il costo di tutta questa operazione (programma informatico e potenziamenti straordinari) si aggira attorno a 3,6 milioni di franchi, mentre il potenziamento ordinario della Pretura penale comporterà un aggravio di 470 mila franchi all’anno.
Gli altri due messaggi
Oltre alle modifiche appena presentate, il Governo negli scorsi giorni ha licenziato altri due messaggi rilevanti sul fronte del terzo potere dello Stato.
Il primo – in estrema sintesi – riguarda le competenze della Commissione di ricorso sulla magistratura che oggi, oltre a essere l’autorità di ricorso contro le decisioni del Consiglio della Magistratura, dirime pure i ricorsi contro le decisioni in materia di personale rese dal Tribunale di appello, dal Ministero pubblico e dalle altre Magistrature permanenti in qualità di autorità di nomina. Per evitare disparità di trattamento con gli altri dipendenti dell’amministrazione cantonale un’iniziativa della deputata Lara Filippini (UDC) proponeva di attribuire tali competenze al Tribunale amministrativo cantonale (TRAM). Una richiesta accolta dal Governo che, però, al contempo ha proposto un controprogetto per quanto attiene al personale del Tribunale d’appello: per evitare potenziali conflitti d’interesse (poiché il TRAM sottostà al Tribunale d’appello) per questi casi la competenza verrà affidata a una nuova Commissione di ricorso designata dal Gran Consiglio e i cui componenti non potranno far parte dello stesso Tribunale d’appello.
Il secondo messaggio – sempre in estrema sintesi – accoglie parzialmente un’iniziativa parlamentare del deputato Alessandro Mazzoleni (Lega) che chiedeva di eliminare la disparità di trattamento salariale tra i pretori e i pretori aggiunti. Per fare ciò, concretamente, il Governo prevede che il salario dei pretori aggiunti sia parificato a quello del sostituto magistrato dei minorenni, a circa 166 mila franchi all’anno.