Elezioni

Gli azzurri vogliono essere la sorpresa

Bellinzona, ecco la lista del PPD per il Municipio: all’uscente Giorgio Soldini si affiancano Camilla Guidotti, Margot Broggini, Claudio Cattori, Giuseppe Gianella, Pietro Ghisletta e Ivan Zivko (Verdi liberali) - Un settebello, dunque, fra certezze e rinnovamento
Da sinistra Gianella, Guidotti, Soldini, Cattori, Broggini, Ghisletta e Zivko. © Ti-Press/Crinari
Alan Del Don
23.12.2020 16:08

L’uscente, due donne, un consigliere comunale e tre under 40. Il PPD di Bellinzona è pronto a difendere la poltrona occupata dal 2012 da Giorgio Soldini. Sulla lista per il Municipio il capodicastero Servizi sociali è affiancato da Camilla Guidotti, Margot Broggini, Claudio Cattori, Giuseppe Gianella, Pietro Ghisletta ed Ivan Zivko (Partito Verde liberale). Rispetto al settebello che avrebbe dovuto scendere nell’agone politico lo scorso aprile (l’appuntamento con le urne, come noto, è stato annullato dal Consiglio di Stato a causa della prima ondata pandemica) l’unica new entry è rappresentata da Broggini che prende il posto di Barbara Bacchi.

Una stabilità che conferma l’obiettivo degli azzurri. Quello di abbinare alle certezze il rinnovamento del partito, in quanto verosimilmente per Soldini (funzionario dirigente dello Stato in pensione, compirà 66 anni il prossimo febbraio) sarà l’ultima legislatura. Ma il PPD non baderà esclusivamente a difendere il seggio. Anche se non lo dice apertamente, mai come il 18 aprile prossimo vi è la possibilità di recuperare il secondo scranno perso otto anni or sono. Nel 2012 non si ripresentarono gli uscenti Flavia Marone e Filippo Gianoni. E per i popolari democratici si trattava, in un certo senso, di ripartire da zero. Stavolta le basi ci sono, ma occorre individuare il municipale del futuro.

Al fianco dell’uscente si presentano innanzitutto due rappresentanti del gentil sesso. La prima è Camilla Guidotti, 27 anni, studentessa in linguistica e letteratura italiana alle università di Berna e Lugano; la seconda è Margot Broggini. In lizza per un posto nell’Esecutivo c’è poi Claudio Cattori, 59 anni, consigliere comunale, imprenditore agricolo. Si era presentato anche nel 2017, arrivando penultimo. Completano la rosa Pietro Ghisletta (25.enne tecnico del servizio di assistenza della ditta Siemens e presidente del Patriziato di Camorino), Giuseppe Gianella (35 anni, avvocato dello studio Mattei & Partners) ed il 37.enne fisico ETHZ e docente alle scuole professionali e medio superiori Ivan Zivko in rappresentanza del Partito Verde liberale.

La ratifica dei candidati scelti dalla Commissione cerca presieduta da Alice Croce-Mattei è avvenuta in modo insolito a seguito dell’emergenza sanitaria. Lunedì è scaduto il termine ultimo per il rientro delle schede trasmesse ai simpatizzanti azzurri, i quali dovevano in pratica scegliere se confermare in blocco i papabili per entrare nella stanza dei bottoni oppure presentare uno o più candidati alternativi. Oggi, in occasione di un’assemblea ridotta, si è proceduto allo scrutinio delle schede e alla proclamazione dei sette nomi del PPD in corsa per l’Esecutivo della capitale. I nominativi sono stati approvati con il 92,2% dei voti (215 schede valide su 218).

Dicevamo dello sguardo rivolto al domani. Giorgio Soldini, apprezzato anche al di fuori del partito per il lavoro svolto, non dovrebbe avere rivali fra i compagni di cordata. Ciò che non era stato il caso nel 2017 quando dovette soffrire fino all’ultimo per spuntarla sull’«amico-nemico» Giorgio Battaglioni, sconfitto per 342 voti. La vera partita si giocherà nel 2024, quando verosimilmente si farà da parte. È da leggere in questo senso la presenza sulla lista di quattro esponenti (tre popolari democratici e un Verde liberale) con meno di 40 anni: almeno uno di loro, scommettiamo, si ripresenterà alla prossima tornata elettorale. La seconda convinzione è che un seggio gli azzurri lo faranno di sicuro. Tre anni or sono si fermarono al 14,1% (2.317 schede); alle Cantonali sono scesi al 12,47% (2.026), per risalire alle Federali (15,32%, ma lasciando sul campo rispetto alle Comunali 415 schede). Fra quattro mesi potrebbero inoltre essere avvantaggiati da una Sinistra frammentata come mai in precedenza e da un PLR zoppicante uscito malconcio dalla vicenda dei sorpassi di spesa.