FC Chiasso

Gli ex rossoblù respirano: è in arrivo lo stipendio

Giocatori e collaboratori del Club si erano rivolti al sindacato per ottenere alcune delle mensilità mai percepite – La Cassa insolvenza è pronta a versare il primo acconto – Nel frattempo la Procura ha aperto un’inchiesta
Un piccolo ma significativo aiuto. ©CDT/GABRIELE PUTZU

Una vera e propria boccata d’ossigeno. Per gli ex giocatori ed ex collaboratori del Football Club Chiasso – si parla in totale di 42 persone – è giunta una buona notizia: la Cassa insolvenza ha infatti assicurato che a breve verserà il primo acconto.

Dopo mesi senza aver ottenuto nemmeno un centesimo dal proprio datore di lavoro – nel frattempo fallito – finalmente arriverà qualche franco. La conferma ci giunge dal segretario regionale del Mendrisiotto di OCST Giorgio Fonio. Sindacato che, dopo la sentenza di fallimento pronunciata dalla Pretura Mendrisio sud lo scorso 27 gennaio, ha assunto l’incarico per recuperare i salari tramite, appunto, l’indennità per insolvenza. Si tratta, in sostanza, di un’assicurazione contro la perdita di guadagno in caso di insolvenza del datore di lavoro e permette di recuperare 4 mesi di stipendi arretrati.

Come detto, il primo acconto arriverà entro la fine della settimana: «Dopo il lavoro di verifica, la Cassa insolvenza ha riconosciuto parte dei salari che spettavano ai dipendenti – spiega Fonio –. Dopo mesi di difficoltà tornano ad avere un po’ di ossigeno». Il sindacalista ha seguito gli atleti nel campo della burocrazia, per di più di fronte a un fallimento. «Quello che colpisce – racconta – è che sono ragazzi che avevano mille speranze e mille aspettative. Ma che poi si sono trovati a vivere un incubo senza un soldo in tasca. Tra loro ci sono anche padri di famiglia». Nelle ultime settimane, non nasconde inoltre il nostro interlocutore, «si sono intensificate anche le richieste personali d’aiuto: alcuni non ce la facevano più, non solo dal lato finanziario. Non tutti infatti – prosegue – hanno trovato una squadra in cui giocare, senza dimenticare le spese correnti che dovevano sostenere».

A colpire Fonio è stato soprattutto un caso: «Un ragazzo in queste settimane mi ha scritto più volte dicendo che era in condizioni difficili e che stava proprio male». D’altronde, ricorda, «anche se sei un calciatore il disagio non è diverso dall’essere un dipendente di un’azienda: in questo caso non abbiamo a che fare con Cristiano Ronaldo o Lionel Messi».

Il segretario regionale infine, tiene a ringraziare gli uffici della Cassa insolvenza «che in tempi celeri hanno verificato, analizzato ed evaso la nostra richiesta».

Inchiesta confermata

Dal lato dei dipendenti, dunque, un sollievo sta per arrivare. Dal lato del dirigenti, invece, le cose potrebbero complicarsi.

Il Ministero pubblico, ieri in mattinata, ci ha confermato che è stato aperto un incarto volto a far luce su eventuali reati di natura penale. Un incarto – affidato alla procuratrice pubblica Francesca Nicora – avviato d’ufficio a seguito del fallimento del Club. Gli inquirenti starebbero infatti setacciando i conti della società. Anche per questo motivo le ipotesi di reato sono ancora tutte da vagliare.

Il giorno più buio

La Società anonima che gestiva la prima squadra del Chiasso, ricordiamo, è stata dichiarata fallita lo scorso 27 gennaio. Per tentare di salvare le sorti del Club, negli ultimi mesi dell’anno si era fatta avanti una cordata spagnola legata a un fondo americano.

Ma, come accertato dal pretore, i potenziali interessati non hanno iniettato alcun capitale. A livello sportivo, il Club è stato estromesso dal campionato di Promotion League.

Il Lugano al Riva IV? «Finora non c’è stata alcuna richiesta»

La notizia l’ha lanciata il portale «ilmiochiasso.ch». Una bombetta non indifferente. «Sembra che il FC Lugano abbia incontrato le autorità comunali per sondare la possibilità di utilizzare le strutture per gli allenamenti del Riva IV nei prossimi due anni, durante il cantiere del Polo Sportivo e degli Eventi». Eccola, dunque, una possibile soluzione ai disagi logistici ai quali il club bianconero sarà temporaneamente confrontato nei prossimi mesi. Oppure no. Già, perché da noi interpellato, il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni ha nel frattempo smentito la notizia. «A quanto so, finora non c’è stato alcun approccio ufficiale, nessuna richiesta». Una posizione confermata anche dal capodicastero Sport e Tempo libero, Davide Lurati: «Nessuno ci ha contattati. Nemmeno per sondaggi o telefonate informative».

Insomma, l’erba del Riva IV per il momento continuerà ad essere calpestata soltanto dai ragazzi del settore giovanile del FC Chiasso. E, fra qualche mese, dalla nuova prima squadra. «Esatto - conferma Arrigoni -. Il club rossoblù, dai vertici alla base, continuerà a stare di casa nell’impianto cittadino. Stiamo negoziando una nuova convenzione con l’Associazione, e siamo in fase ultimativa. Probabilmente verrà discussa in Municipio settimana prossima. Quale lega accoglierà la nuova prima squadra? Non ho certezze, ma ho il sentore che, se davvero - come si dice - non vi sarà più la Quinta Lega, potrebbe ripartire dalla Quarta. Con un gruppo formato da giovani del vivaio, rinforzato da un paio di elementi d’esperienza».

In chiusura, infine, Arrigoni smentisce pure il vociferato interesse del FC Paradiso per un eventuale impiego del Riva IV in caso di promozione in Promotion League. «Anche qui di approcci ufficiali non ne abbiamo ancora avuti. Aggiungo peraltro che nemmeno le squadre minori della regione, per il momento, si sono fatte avanti in tal senso».

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