Rancate

Gli «stranieri», la baracca e cinquant’anni neroverdi

L’impresa dei «forestieri» provenienti da Morbio, Chiasso e Balerna che mezzo secolo fa crearono il locale Football Club – Da una baracca della polizia alla superstrada che permise di creare l’attuale centro sportivo – Numerosi gli eventi per festeggiare il traguardo
Stefano Lippmann
09.05.2025 06:00

«Ma cosa vogliono fare quei tre stranieri?». Era il maggio del 1975 quando, all’Osteria degli amici di Eva Rusca a Rancate, veniva pronunciata questa frase. I tre stranieri, a ben vedere, in realtà provenivano da Morbio, Chiasso e Stabio. Erano Claudio Derigo, Pepi Frigerio e Ruggero Glaus i quali, insieme al «rancatese doc» Ferruccio Cereghetti, 50 anni fa hanno fondato il Football Club Rancate. Un traguardo che tra qualche settimana sarà festeggiato con numerosi eventi che si protrarranno su più giorni.

Rancate no, gli altri sì

Nel 1975, a dire il vero, un’altra domanda si era fatta largo: «Perché tutti gli altri comuni hanno una squadra di calcio e Rancate no?». In effetti una squadra era presente, ma era quella dell’oratorio. Ecco, allora, la risposta dei soci fondatori: «Ci proviamo noi». Detto fatto, ma la rosa di giocatori? «I primi due anni i giocatori erano tutti di Rancate tranne il portiere – ci racconta Pepi Frigerio –. Alcuni di loro non avevano mai indossato le scarpe da calcio». E il campo? «Le prime due stagioni abbiamo giocato in trasferta ad Arzo». Poi, prosegue Frigerio, «abbiamo ‘spianato’ quello che oggi risulta essere il campo B, una volta di proprietà della Parrocchia». Un ultimo passo: gli spogliatoi. Il presidente Raimondo Ghielmetti (subentrato al primo «pres» Federico Bernasconi) li ha fatti arrivare direttamente da Lugano: «Con 5.000 franchi abbiamo acquistato la baracca in legno della polizia, era da sgomberare».

Oggi, invece, i giocatori del Rancate hanno a disposizione un centro sportivo come pochi. E, anche in questo caso, la sua realizzazione nasconde un curioso aneddoto. «La fortuna ha voluto – ci spiega lo storico presidente (e già giocatore) Claudio Calderari – che all’inizio degli anni ‘90 si stesse costruendo la superstrada Mendrisio-Stabio». Via che confina con il campo da gioco. Ecco che, l’allora Municipio di Rancate – ci racconta l’ex segretario comunale Andrea Bernasconi – si attiva presso le strade nazionali. Istanze che, come fatto in altri casi per la costruzione dell’autostrada, hanno sponsorizzato la realizzazione del nuovo terreno da gioco completato, a livello comunale, con gli spogliatoi. «Grazie al campo – racconta Calderari – c’è stato il boom del Football Club Rancate. Un momento d’oro, uno dei campi migliori in Ticino, e la prima promozione in seconda lega».

Dalla «sfortuna» alle lumache

Il Football Club Rancate si appresta a festeggiare, come abbiamo visto, il mezzo secolo di vita. E pensare, però, che in paese allora si pensava che la nuova realtà potesse avere vita breve. «I maligni dicevano che saremmo durati soltanto un paio d’anni» ci racconta sorridendo Calderari. Il motivo? Una sorta di sfortuna che attanagliava le società del Comune: «c’era la Musica che ha cessato l’attività, idem per il Carnevale (poi ripreso dal Gruppo sportivo) e per la compagnia teatrale». Fortunatamente il destino per i neroverdi è stato decisamente più positivo. E, per certi versi, ne ha guadagnato anche la popolazione locale. Negli anni, infatti, in paese è stata rivalorizzata – insieme al Gruppo sportivo e agli Esploratori – la Sagra del Bue (che oggi vive una seconda giovinezza) e, in tempi non sospetti, è stato proposto uno dei primi percorsi gastronomici della regione. Senza dimenticare le diverse edizioni della Lümagada, l’evento che – grazie all’allevamento di lumache in zona alla Rossa – ha permesso di proporre, lungo le vie di Rancate, pietanze dedicate al mollusco.

Via ai festeggiamenti

Il Club, oggi presieduto da Leandro Vanini, si prepara a omaggiare il traguardo. Festeggiamenti che si terranno a partire dal 24 maggio nel capannone che verrà allestito al centro sportivo (vedi sotto). Cerimonie e cene ufficiali, partite tra vecchie glorie, grandi ospiti, I Camaleonti, tombola e tanto altro.

Una chiacchierata con il Crus e il Cere

I festeggiamenti cominceranno il 24 maggio con l’aperitivo. Uno dei momenti clou sarà il pranzo ufficiale, al quale potranno partecipare tutte le persone che hanno fatto parte della famiglia neroverde (annunciarsi allo 079/472.78.16 o scrivendo a [email protected]). Tra gli appuntamenti anche la chiacchierata con gli allenatori del FC Lugano e del HC Ambrì Piotta Mattia Croci Torti e Luca Cereda (il 27 maggio alle 20.30 nell’aula magna del centro scolastico). Il 31 maggio alle 14.30, la «Partita del cuore» con i Camaleonti, seguita dal torneo dedicato allo storico presidente Roberto «Popi» Losa, per i giovanissimi di Rancate.